La Lombardia mantiene la stretta sulla mobilità: no a passeggiate e attività all’aperto
Fontana è determinato a non concedere alcun allentamento alle misure di prevenzione del contagio e lo ha ribadito questa mattina in una lettera inviata a tutte le amministrazioni comunali

«In Lombardia vale la nostra ordinanza, restano vietate le passeggiate». Il presidente della Regione Attilio Fontana è determinato a non concedere alcun allentamento alle misure di prevenzione del contagio da coronavirus e lo ha ribadito questa mattina con una comunicazione sui social e con una lettera inviata a tutte le amministrazioni comunali.
«In Lombardia non cambia nulla rispetto a prima – scrive Fontana – Il contenuto dell’ordinanza regionale, che scadrà il 4 aprile, continua ad essere valida e fino ad allora i comportamenti che stiamo assumendo dovranno essere mantenuti. Ho parlato con il ministro del’Interno Luciana Lamorgese in merito alla circolare emanata nella serata di ieri, e oggi, con una lettera ai sindaci, ho ribadito che nella nostra regione tutto resta immutato».
«Il provvedimento ministeriale sulle attività motorie emesso ieri potrebbe essere inteso come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora e vanificare di conseguenza gli sforzi fatti fino ad oggi da noi lombardi per contenere la diffusione del virus – si legge nella lettera inviata ai sindaci lombardi – Se non c’è una motivazione valida per uscire di casa e se non vengono rispettate le distanze stabilite, si rischiano sanzioni».
Regione Lombardia ha annunciato che nelle prossime ore potrebbe emettere un’ordinanza che va a contrastare la circolare ministeriale per impedire attività di passeggio e sport all’aperto..
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Buongiorno. Faccio osservare che un titolo come questo è fuorviante e confonde non poco i cittadini che già fanno fatica a capire cosa è permesso e cosa è vietato. Fino al 4 aprile vale l’ordinanza 514 in cui si recita che l’attività motoria all’aperto è permessa nelle immediate vicinanze della propria abitazione a distanza di sicurezza da chi si incrocia. Un titolo così fa pensare invece che questo non sia permesso confinando il runner, già normalmente malvisto dalla maggioranza dei sedentari e invidiosi come rompiscatole, nel ruolo di paria e di untore. Se arriverà una nuova ordinanza più restrittiva ubbidiremo, a malincuore, ma fino ad allora eserciteremo i nostri diritti.