A Beatles già sciolti esce l’ultimo capitolo…

…che però era stato inciso prima di Abbey Road

50 anni fa la musica

Ma non si erano sciolti? Sì, difatti questo si può definire un album postumo: ne avevamo già accennato parlando di Abbey Road. Dopo il White album erano allo sbando e Paul propose di andare in studio per delle sessions chiamate Get Back, proprio nel senso di tornare a incidere da quartetto senza troppe elaborazioni di studio, con un film della registrazione e magari anche qualche concerto – avevano smesso nel 1966 – il cui unico esempio fu poi quello sul tetto a Savile Row. Ma l’atmosfera era troppo tesa: non è ben chiaro se John e George siano arrivati alle mani ma il secondo se ne andò con la famosa frase “See you ‘round the clubs”, per poi tornare la settimana dopo. Dal tutto venne fuori solo un acetato per le radio americane – largamente bootleggato – ma non si arrivò a un accordo per pubblicarlo. Tornarono in sala d’incisione per Abbey Road e poi si sciolsero. Questo disco, come detto, sarebbe uscito l’8 maggio ’70 in edizione lussuosissima dopo essere passato da un mix all’altro, con l’ultimo di Phil Spector così orchestrale da far infuriare Paul, che ne avrebbe fatto uscire una versione pulita (Naked) 33 anni dopo. Con tutte queste premesse è facile capire che non siamo davanti a un disco del livello di Abbey Road o dei loro dischi di quegli anni: un gradino sotto… ma è sempre un bel sentire!

Curiosità: del progetto Get Back era stata già decisa anche la copertina, con i Fab Four che erano tornati nella sede della EMI scattando una foto uguale a quella della copertina del loro primo album, ma con il loro aspetto attuale: un altro link al concetto di tornare agli inizi. Come ricorderete, le due foto verranno usate per le due antologie, rossa e blu, che ebbero un successo incredibile nel 1973.

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Pubblicato il 07 Maggio 2020
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