Le ciclabili restano chiuse, dietrofront della Provincia
Nuova ordinanza della Provincia che contraddice la propria di poche ore prima e tiene tutto chiuso
È successo tutto in un giorno. Prima ordinanza per riaprire le ciclabili da lunedì 4 maggio e poi, dopo le lamentele di alcune amministrazioni, passo indietro. Le piste ciclabili resteranno chiuse.
“Gli agenti della Polizia Locale sono impegnati in numerosi altri servizi sul territorio, anche in relazione all’emergenza covid, e non possono essere presenti sui percorsi ciclopedonali per evitare assembramenti e per verificare che ciclisti e podisti rispettino le distanze di sicurezza e indossino la mascherina – osserva il presidente Emanuele Antonelli – Per rispetto del lavoro delle forze dell’ordine e dei sindaci dei comuni coinvolti, al fine di garantire la tutela della salute, abbiamo quindi deciso di sospendere la riapertura. È importante ascoltare le esigenze di tutti e non lasciare indietro nessuno. Comprendo l’esigenza dei cittadini di uscire all’aria aperta, ma non ci possiamo permettere di aprire per poi richiudere tra pochi giorni”.
Si ricorda che i tratti interessati, che quindi resteranno chiusi fino a nuove disposizioni, sono la ciclabile del lago di Varese, il collegamento con la ciclabile del lago di Comabbio e la ciclabile lago di Comabbio nei comuni di Varese, Gavirate, Ternate, Bardello, Biandronno, Galliate Lombardo, Bodio Lomnago, Cazzago Brabbia, Azzate, Comabbio, Mercallo dei Sassi, Varano Borghi e Vergiate;
la ciclabile dell’Olona nei comuni di Olgiate Olona, Fagnano Olona, Cairate, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Gornate Olona, Castelseprio, Solbiate Olona, Castiglione Olona e Lonate Ceppino;
i tratti di ciclabile in corrispondenza della SSPP n. 52 e n. 49 nei comuni di Lonate Pozzolo, Vizzola Ticino e Besnate.
TAG ARTICOLO
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
flyman su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
Alberto Gelosia su Ilaria Salis candidata alle europee con Alleanza Verdi Sinistra nel collegio NordOvest
lenny54 su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
malauros su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
Felice su I no vax sono tornati a colpire in provincia: imbrattati i muri della redazione di Varesenews
PaoloFilterfree su A Varese Salvini prova a ricucire passato e futuro della Lega, ma Bossi non c'è
Fate una bella cosa…andate a fare un corso rapido in Germania su come si amministra una città, un paese, un territorio…poi tornate e vediamo se riusciamo ad evitare l’ennesima giravolta imbarazzante.
Dinanzi a certi provvedimenti c’è da chiedersi da chi siamo amministrati. Sono sicuramente dell’avviso di riaprire con cautela e prudenza, tenendo sotto controllo l’evolversi dei contagi, lunedì si riaprono alcune attività, si potrà andare in treno e bus, si potrà andare al mercato per gli alimenti, andare in banca o in assicurazione, si potrà fare sport individuali all’aperto. Si potrà circolare dove c’è più gente nelle vie cittadine piuttosto che nei sentieri aperti di campagna come le ciclabili. Si ritiene che è più sicuro e meno probabile contagiarsi correndo e muovendosi nelle strade cittadine che non nei campi e nei boschi sulle ciclabili. Davvero una intuizione eccezionale, se poi il motivo è la mancanza di personale per i controlli è ancora più funesta la decisione, una vera decisone da “paraculi” perché supporre che nelle strade dei centri urbani i pedoni o i ciclisti e i runner siano controllati meglio è davvero un’illusione non corrispondente alla realtà. L’importante è mettersi al sicuro da un eventuale contagiato che potrebbe denunciare la Provincia. Totò avrebbe detto un amministrare da caporali.