Quanta maleducazione nella nostra città
Lo sfogo di una nostra lettrice: "Molto spesso ho modo di notare il comportamento spontaneamente maleducato di bambini, adulti e anziani, apparentemente poco gravi, ma che nascondono un problema più serio"

Gent.mo Direttore,
Mi permetto di “usare” la Sua redazione come tramite, per arrivare in realtà alle famiglie di Varese.
Molto spesso ho modo di notare il comportamento spontaneamente maleducato di bambini, adulti e anziani, apparentemente poco gravi, ma che nascondono un’allarmante ignoranza. (Inutili e continue urla e schiamazzi, scorrazzate tra la gente nei luoghi chiusi e pubblici, in bici ovunque, sgommate e clacson di auto a qualsiasi ora…)
Triste la certezza di quanto i giovani siano inconsapevoli di ciò, perché la responsabilità è unicamente dei genitori: spesso ignoranti, con identici comportamenti superficiali e prepotenti, danno ai propri figli insegnamenti troppo materialisti e poco umani, tralasciando i veri valori dell’esistenza.
Vorrei davvero che gli adulti si mettessero una mano sulla coscienza, che si rendessero conto che, dal momento in cui hanno scelto di diventare genitori, si sono assunti delle grandi responsabilità, in primis quella di essere presenti e attenti alla crescita morale; che educare e civilizzare è un dovere di ogni padre madre o tutore, oltre che un segno di intelligenza e sensibilità; che è conseguentemente un diritto di tutti vedere la propria vita rispettata, sempre.
Viviamo in una società, non siamo eremiti, pertanto trovo il rispetto per il prossimo e per le leggi la prima regola di vita; anche e soprattutto per consentirla serena a ciascuno, ancor più nei riguardi anche delle tante persone con particolari necessità.
La prepotenza e il menefreghismo sono un cancro nella nostra società (varesina in particolare, dove chi ha il compito di vigilare spesso è assente), tanto peggio in un momento così particolarmente difficile e pesante a livello globale.
Il sano moralismo è solo un pregio, purtroppo non più di moda.
Tutti lo sanno, ma credo che l’egoismo di molti, anzi troppi, li porti a fingere di non saperlo:
“La propria libertà finisce dove inizia quella degli altri!”
Grazie
Tiana P.
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parole sante…e perciò quasi inascoltate..purtroppo…perchè i maleducati non si soffermano a leggerle…ammesso che abbiano voglia di leggerle.
La mano sulla coscienza non esiste….occorre punire ed educare ma soprattuto la prima delle due cose. Ma per fare questo occorre individuare qualcuno come portatore ultimo di moralità e di rispetto. Ed è questa la cosa più ardua.
Lei ha citato i bambini urlanti….non apriamo poi il capitolo dei cani urlanti e puzzolenti….oramai sostituti dei bambini e portati in giro come tali.