Come Google si inserisce nei bilanci delle aziende
Il web marketing è in costante crescita e ad oggi il bilancio di molte aziende piccole e grandi è fortemente influenzato da Google
Google è il motore di ricerca più importante in assoluto non solo perché è in grado di produrre molti più accessi ad un sito internet rispetto agli altri motori. Questo perché nel corso degli anni ha saputo migliorare il proprio algoritmo riuscendo così a fornire agli utenti che effettuano le ricerche dei risultati che soddisfino le loro richieste.
Gli investimenti delle aziende su Google
Ormai la maggior parte delle aziende, grandi o piccole, investono su Google, direttamente o indirettamente.
In tanti casi lo fanno direttamente portando avanti attività di web marketing che comprendono strumenti di Google come ad esempio Google Shopping. In altri casi lo fanno indirettamente appoggiandosi ad esperti che sono in grado di posizionare il loro sito nei risultati organici di Google, perciò non pagando nulla direttamente a Google.
Queste spese ovviamente vanno a finire nei bilanci aziendali ed ecco che così Google di fatto si inserisce nei bilanci aziendali di tantissime aziende di qualsiasi livello.
Gli strumenti di Google
Google mette a disposizione molti strumenti che possono essere molto utili alle aziende per portare avanti il loro business sia online che locale. Alcuni strumenti sono gratuiti mentre altri sono a pagamento.
Per esempio Google My Business è uno strumento gratuito che Google mette a disposizione di qualsiasi azienda per la promozione locale. In pratica una volta attivato ed inseriti dai, immagini ed altri elementi, ogni volta che qualche utente cercherà il servizio offerto da una determinata azienda nella zona dell’azienda stessa, nei risultati di Google (SERP) in alto a destra o all’interno dei risultati organici comparirà la mappa della zona con i puntatori ad indicare le varie aziende e facendo click su un puntatore verrà visualizzato il dettaglio con gli elementi inseriti.
Nel caso di una azienda che offre servizi localmente è uno strumento molto importante che gli permette di farsi pubblicità.
Un esempio di strumento a pagamento invece è Google Ads, precedentemente chiamato Google AdWords. Google Ads permette a chiunque di fare pubblicità nelle SERP di Google in tre modi diversi:
- Rete di ricerca: compaiono degli annunci testuali sopra e/o sotto ai risultati organici
- Rete display: compaiono degli annunci prevalentemente banner ma anche testuali su siti di terzi che metto a disposizione spazi pubblicitari
- Google Shopping: compaiono gli annunci di prodotti con il prezzo nella parte superiore delle SERP
Si tratta di strumenti molto potenti che a pagamento permettono a qualsiasi sito una visibilità praticamente immediata ed illimitata, ovviamente in funzione del budget che si vuole investire.
Posizionamento organico su Google
Per comparire nelle SERP di Google si può posizionare il proprio sito sui risultati organici, per questo tipo di visibilità non c’è da pagare nulla a Google però è difficile ottenerla e bisogna rivolgersi ai cosiddetti SEO di Google, ovvero professionisti in grado di far si che il sito compaia per le giuste keyword di ricerca nella prima pagina delle SERP di Google.
Perché la prima pagina? Numerosi studi hanno evidenziato come la quasi totalità degli utenti ormai si focalizzi sui risultati della prima pagina senza passare alla seconda. Addirittura una percentuale importante di utenti considera solo i primi risultati della prima pagina tralasciando tutto ciò che sta da metà pagina in poi.
Per questo motivo le prime posizioni sono le più ambite ma per raggiungerle occorre affidarsi ad un SEO bravo, ovvero un professionista che sia davvero in grado di portare nelle prime posizioni un sito per le keyword importanti e per keyword importanti si intendono quelle che, oltre a generare parecchi accessi, creano anche più ordini.
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