“Ciao Lucio, hai restituito dignità e prospettive alle nostre vite”

Il saluto carico di gratitudine e di sgomento di Cristina Finazzi, presidente di Spazio Blu avviato proprio con il sostegno del professor Moderato

presentazione villa recalcati spazio blu

( nella foto la serata di presentazione di Spazio Blu a Villa Recalcati)

Cristina Finazzi, presidente di Uniti per l’Autismo, ricorda il professor Lucio Moderato, direttore dei Servizi innovativi per l’autismo di Sacra Famiglia, ucciso dal Covid


Ciao Lucio.
Oggi perdo un amico, un fratello, un compagno fidato in questa ricerca di senso e di possibilità che l’incontro con l’autismo impone. Un uomo di una umanità, professionalità e generosità immense.

La tua professionalità nasceva da ciò che la vita di aveva fatto sperimentare in modo diretto, con la tua “diversità” . Hai raccolto la sfida, e con gli studi approfonditi in giro per il mondo, Psicologia cognitivo-comportamentale, l’hai fatta diventare “unicità”.

Hai messo sin da subito a disposizione degli altri, degli autistici e delle loro famiglie, il tuo sapere. Ma soprattutto l’hai fatto con una generosità e una capacità di ascolto uniche, restituendo dignità e prospettiva alle nostre vite.

Tu c’eri sempre. Con le tue intuizioni, con le tue competenze ma soprattutto con tutto il tuo essere: sincero e attento a coinvolgere anziché insegnare, ad aprire anziché arroccarsi su piccole certezze.

Quando ti ho conosciuto, presentandoti l’idea di progetto di intervento integrato BLULAB che come associazione di genitori SpazioBlu avevamo abbozzato, tu mi hai risposto: «Facciamolo subito, questa è la strada. Se voi genitori siete parte attiva di questo nuovo paradigma, io ci sono con tutto me stesso».

Sei stato l’unico esperto titolato che ha ridato dignità anche alle sofferenze fisiche dei nostri figli, che stanno alla base di tanti comportamenti “disadattativi”autistici. Hai accolto con sincero interesse la possibilità di confronto e azione sui temi della salute, del corpo che così poco è considerato nell’autismo.
Tu hai scelto, e hai sempre retto la complessità!
Mai semplificando, ma intrecciando e aprendoti all’ascolto e al fare condiviso.

E così è stato. In sei mesi abbiamo aperto a Varese a questa nuova dimensione dei percorsi “abilitativi” per l’autismo: un doppio pilastro psico-educativo e medico nei progetti individualizzati e l’altrettando fondamentale l’abilitazione del contesto di vita della persona autistica: conoscenza, ruoli attivi di tutte le singole professionalità coinvolte, genitori, fratelli, nonni, insegnanti e educatori, istruttori di sport, oratori e tempo libero.
Da qui anche la tua intuizione e la realizzazione degli appartamenti didattici “BLUHOME”: ridare dignità supportando e riconoscendo il fondamentale ruolo educativo dei genitori.

E ci sei stato sempre anche quando alla politica e agli enti pubblici chiedevamo di essere parte attiva di questo cambiamento: Uniti per l’autismo, il comitato delle associazioni lombarde, ti ha avuto subito al suo fianco. L’incontro con Elio, la sua discesa in campo da genitore, l’unione di intenti di parlare di autismo in modo corretto e diffuso, è sempre merito tuo.

La tua forza e la tua energia erano inarrestabili: ci hai insegnato, con l’esempio, che le possibilità nascono dal confronto e dal fare, sperimentando ogni giorno, portando ognuno il proprio bagaglio di conoscenze e anche di sofferenza, dove il mio sentire di genitore o di autistico, non vale meno di quello di un professionista. “Guai a delegare “ ci dicevi sempre.

E poi quel continuo tuo stimolarci, alle questioni di senso: “ al di là di tutte le tecniche strutturate e obiettivi prefissati, quale è il senso dell’insegnamento di una abilità? Come sta il bambino? Cosa è successo prima? E’ rumorosa la classe? La luce da che parte arriva? Il ragazzo si annoia? Osate di più – ripetevi- Mettetevi nei suoi panni!

Ed è questa anche una delle tue ultime frasi, che in video-conferenza con la scuola per il PEI di Leonardo, quando già il maledetto virus si era insinuato in te e suoi colpi di tosse interrompevano continuamente il tuo dire. Dopo aver valorizzato l’ottimo lavoro delle insegnanti e educatori, hai detto: “osiamo di più, è una questione di senso. Andiamo avanti proponendo attività che abbiamo un senso concreto per Leo. Credeteci!”

Grazie Lucio, continueremo sulla tua strada. Ci mancherai immensamente. Ma per certo, sarai sempre con noi in ogni singolo atto della nostra vita.

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