Fissa un incontro con una escort a Varese, ma viene rapinato da due ragazzi
In manette due ragazzi, un maggiorenne e un minorenne, che con minaccia di una pistola a salve hanno sottratto all'uomo 400 euro e il telefono cellulare

Prende appuntamento con una escort a Varese ma viene rapinato da due ragazzi. È accaduto nel pomeriggio di giovedì 17 dicembre, quando il personale della Squadra Mobile della Questura di Varese ha denunciato in stato di libertà due cittadini italiani, uno maggiorenne e uno minorenne, che si sono resi responsabili di rapina aggravata e detenzione di sostanza stupefacente.
I fatti risalgono alla richiesta di aiuto di un cittadino italiano che è spontaneamente andato in Questura per denunciare la rapina di cui era appena rimasto vittima, in una strada laterale di via Jamoretti: due ragazzi gli avevano sottratto, dietro minaccia di una pistola a salve, la somma di 400 euro e il telefono cellulare.
L’uomo ha raccontato di essersi recato a Varese dopo che, nei giorni precedenti, tramite un noto sito internet di incontri, aveva contrattato una prestazione sessuale a pagamento con una escort che gli aveva dato appuntamento alle ore 15:00 proprio in via Jamoretti. Però, una volta giunto sul posto, si è trovato di fronte i due rapinatori. Le immediate ricerche avviate dalla Squadra Mobile hanno portato a fermare, sempre nel pomeriggio di giovedì e nella stessa via, all’interno di un capannone di un’attività commerciale, i due giovani che corrispondevano alla descrizione fornita dalla vittima.
I ragazzi, entrambi italiani, uno maggiorenne residente in provincia di Varese e uno minorenne residente in città, già gravati da precedenti contro il patrimonio, sono stati sottoposti a perquisizione personale. Sono stati trovati in possesso del telefono cellulare e della somma di denaro sottratti alla vittima, nonché di un’altra consistente somma di denaro in contanti. Addosso al minorenne è stata poi rinvenuta una pistola a salve, priva di tappo rosso e canna libera nella parte anteriore, con caricatore inserito, senza munizioni. Sequestrato anche un involucro in cellophane che conteneva hashish per 29,6 grammi.
Da parte delle forze dell’ordine sono in corso approfondimenti per la completa ricostruzione di quanto accaduto. Oltre a scoprire eventuali fatti analoghi che potrebbero essere stati commessi ai danni di altri utilizzatori dei siti di incontri.
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“già gravati da precedenti contro il patrimonio”. Mi chiedo, ma in Italia cosa bisogna fare per essere mandati in prigione piuttosto che denunciati a piede libero? Mi pare, che almeno in caso di reiterazione del reato, agli interessati non dovrebbero avere particolari agevolazioni.