L’analisi del Centro Geofisico: un altro anno molto caldo a Varese

Il 2020 è stato il quinto anno più caldo di sempre, molto vicino al record del 2019. Piogge nella media, l'apporto idrico resta costante

caldo

Da più di mezzo secolo, la prima volta accadde nel 1967 grazie all’opera del professor Salvatore Furia, il Centro Geofisico Prealpino raccoglie e registra i dati climatici di Varese: un lavoro meticoloso che al termine di ogni anno meteorologico consente di stilare un rendiconto preciso e dettagliato di quanto è accaduto.

La relazione riguardante il 2020 (l’anno meteorologico si è aperto il 1° dicembre 2019 ed è terminato il 30 novembre scorso) è stata quindi consegnata in questi giorni e firmata da Paolo Valisa, responsabile dei previsori meteo dell’Osservatorio Schiaparelli del Campo dei Fiori. L’analisi consente anzitutto di indicare il 2020 come il quinto anno più caldo misurato a Varese: la temperatura media è stata di 14,33 gradi centrgradi, valore molto vicino a quello dell’anno record che è stato il 2019 con 14,5° C. Sul medio termine, la temperatura registrata è stata di 1,4°C superiore alla media del trentennio che va dal 1981 al 2010.

INVERNO “ROSSO” – L’anno appena trascorso – scrive il Centro Geofisico – ha fatto registrare notevoli anomalie positive di temperatura in tutti i mesi dell’anno con la sola eccezione di marzo e ottobre. Basti pensare che le temperature invernali sono state oltre la media con 0°C anche a 3000 m in gennaio; febbraio a Varese è stato il più caldo di sempre (3,5°C oltre le medie con massime che hanno toccato 21°C e – nota floreale – mimose fiorite per San Valentino). Per via di queste annotazioni, l’inverno risulta il secondo più caldo con temperatura media di 6°C: solo il 2006-07 era stato superiore con una media di 6,3°C. La massima più bassa dell’inverno 2019/2020 è stata di 3,0°C (12 dicembre 2019 e 3 marzo 2020) mentre la minima più bassa è stata di solo -2,5°C, raggiunta il 22 gennaio e il 6 dicembre 2019. Più fresco invece il mese di marzo che è stato nella media con l’unica nevicata di rilievo al Campo dei Fiori quando si sono posati 27 centimetri di coltre bianca.

PRIMAVERA TIEPIDA – Anche i dati primaverili sono superiori alla media ma la stagione è stata “solo” la settima tra le più calde: aprile ha superato la media di 2,7°C ma ha anche sfiorato il record storico di temperatura minima il giorno 2 quando il termometro è sceso a -1,9°C a Varese. Maggio, come aprile, è stato il quinto più caldo di sempre con piogge nella media e con il primo temporale arrivato il giorno 14, molto in ritardo rispetto al solito.

ESTATE PRECOCE – Preceduta da alcuni violenti temporali e nubifragi (con le esondazioni di Boesio e Margorabbia), l’estate è divenuta presto molto calda: nella terza decade di giugno ci sono state ben 8 giornate con oltre 30°C. Calura meno marcata a luglio (mese di un solo grado sopra alla media) quando però sono stati protagonisti alcuni forti temporali con allagamenti e grandinate record il giorno 24. A cavallo di luglio e agosto ecco la settimana più calda con una media delle massime di 32,8°C, la dodicesima di sempre in questa classifica. Il 1° agosto il picco: 35,4°C, dato comunque lontano dal record assoluti del 27 giugno 2019 quando ci furono 36,8°C. In generale quella del 2020 è stata la nona estate più calda con temperature di 1,4°C oltre la norma e 39 giorni al di sopra dei 30°C (contro i 50 del 2019 e il 58 – record – del 2017).

AUTUNNO E TEMPESTE – L’estate a Varese si è prolungata nelle prime due decadi di settembre (sesto più caldo e seconda decade più calda di sempre) prima di un brusco calo delle temperature a fine mese che porta maltempo e violenti temporali, frane e allagamenti tra il 24 e 25, giorni degli ingenti danni a Luvinate con una vittima. In questo quadro spicca poi il mese di ottobre, più fresco della media (cosa che non accadeva da dieci anni) e con piogge abbondanti; un mese che ha visto anche una tempesta di scirocco che ha provocato l’abbattimento di centinaia di alberi sia sul Campo dei Fiori sia nella zona di Vararo oltre alla piene del Verbano fino a 195,80 metri sul livello del mare (esondazioni però limitate). L’anno meteorologico si è quindi concluso con un un novembre insolito a causa dell’anticiclone africano o atlantico: mese asciutto e mite, il sesto più caldo di sempre con una temperatura oltre la norma di 1,8°C. La stagione, nel complesso, non è stata lontana dalle medie ma il valore è risultato una compensazione di eccessi opposti.

MONDO SEMPRE CALDO – Va ricordato che su scala globale, l’emisfero settentrionale della Terra ha avuto la sua estate più calda mai registrata in 141 anni, superando quelle del 2019 e del 2016. Per il mondo nel suo insieme é stata la terza stagione estiva più calda. Quanto al solo mese di agosto, è stato il secondo più caldo mai registrato sul nostro pianeta dal 1900. Anche febbraio e aprile, a scala globale, sono stati i mesi più caldi di sempre. A scala globale il 2020 sarà probabilmente il secondo più caldo dopo il 2016.

PIOGGE E TEMPORALI NELLA MEDIA – Nei dodici mesi le piogge totali sono state di poco inferiori alla media: 1450,1 mm contro 1558,3 mm (il 93%): dato assai lontano quindi dal 2005, l’anno più secco con appena 968 mm di pioggia. Il 2014 resta invece l’anno più piovoso con 2646 mm. Nel 2020 sono risultati scarsi i mesi di gennaio e febbraio (5 e 2,4 mm) oltre a novembre (4,2); particolarmente abbondanti invece giugno e ottobre, entrambi con 227 mm. Il giorno più piovoso è il 2 ottobre con 100,6 mm; nove le giornate al di sopra dei 50 mm.
I temporali presso la stazione di Varese sono stati 29, esattamente nella media (record di 48 del 1992). C’é stata però una particolare frequenza di eventi intensi e con danni.
«Benché vi siano grandi fluttuazioni tra la pioggia totale da un anno all’altro – si legge nella relazione del Centro Geofisico – non sembra emergere dall’analisi statistica una tendenza all’aumento o diminuzione dell’apporto idrico sul lungo periodo in questi ultimi 55 anni mentre si constata una lieve tendenza alla diminuzione dei giorni piovosi nella stagione invernale (passati da 20 a 17 dagli anni ’60 ad oggi). Quest’anno è stato particolarmente prolungato il periodo di siccità invernale (dal 23 dicembre 2019 al 1 marzo 2020) e che si è puntualmente verificato in tutti gli inverni dal 1998 in poi (con le sole eccezioni del 2009, 2010, 2013 e 2018).

E LA NEVE? – Lo scorso inverno ha fatto registrare neve abbondante in montagna a dicembre, però solo oltre i 1.500/1.800 metri di altitudine. A Varese il totale della neve è solo di 5,5 centimetri (5 cm il 13 dicembre 2019 e 0.5 cm il giorno precedente), ben al di sotto della media di 46 cm del periodo (1967-2019).

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Pubblicato il 29 Dicembre 2020
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