Cosa vuoi fare da grande? Ripassa tra cinque anni
Per i giovani non esiste più la carriera tradizionale. Ogni percorso è un “road trip” che prende forma e direzione strada facendo, cogliendo le opportunità, con la bussola della propria vera identità
“Cosa vuoi fare da grande?” è una domanda cui non è facile rispondere oggi. L’incrocio tra aspirazioni e capacità personali e offerte concrete sul mercato del lavoro, che riflettono i bisogni delle imprese, determina milioni di reali occupazioni e percorsi di carriera. Da un lato i sogni, dall’altro la realtà. L’algoritmo è statistico e probabilistico, le scelte uniche e puntuali. Per orientarci e affinare la nostra sensibilità e immaginazione, facciamo un percorso utilizzando i dati occupazionali dell’Unione Europea e gli scenari di possibili nuove carriere.
(Foto di 愚木混株 Cdd20 da Pixabay )
PREVISIONI SU DOMANDA E OFFERTA DI LAVORO
Sapere quello che serve nel mercato del lavoro può evitarci di passare i nostri anni migliori a studiare o fare esperienze in campi che hanno pochi sbocchi. Il Direttorato generale occupazione, affari sociali e inclusione della Commissione Europea ha pubblicato l’analisi annuale sui lavori con eccesso di domanda e di offerta. Le tre categorie che mancano maggiormente sono le professionalità per assistenza sanitaria, informatiche e tecnico- ingegneristiche. Chi sta scegliendo il percorso di studi o di riqualificazione consideri che c’è un gran bisogno di infermieri e operatori sanitari, programmatori e sviluppatori, idraulici, muratori, elettricisti, saldatori, camionisti e ingegneri.
Le categorie che invece abbondano sono le professionalità amministrative ed elementari. Chi è o sta considerando di lavorare come commesso, segretario, tassista, cassiere, parrucchiere, sarto, ha e avrà una gran competizione. Inoltre, sono a rischio disoccupazione alcune professionalità umanistiche come i giornalisti (sigh) e i sociologi. L’automazione è cieca e non distingue un call center da una redazione.
È interessante notare che permangono forti restrizioni allo scambio di competenze,
dimostrate dal fatto che molte professionalità carenti nella maggior parte dei paesi, sono in realtà in surplus in alcuni altri. I cuochi ungheresi e i dottori greci servirebbero in Belgio e in Inghilterra, gli ingegneri portoghesi alla Germania, i tecnici slovacchi all’Italia. Inoltre, la distribuzione di genere prospetta impatti negativi per le donne, che tendono ad essere sotto rappresentate nei lavori tecnici e sovra rappresentate in quelli amministrativi, nonostante una sostanziale parità di competenze acquisite. Favorire la mobilità nazionale e internazionale, l’inclusione di genere, la piena occupabilità di tutti, richiede politiche
educative, sociali ed economiche urgenti. Servono imprese capaci di attrarre e ritenere le
persone di talento, dando loro la possibilità di sviluppare tutto il loro potenziale..
STORIE DI LAVORO AL FUTURO
Infine, cerchiamo di immaginare quali percorsi di carriera e di vita si potranno realizzare nei prossimi anni in aziende illuminate di vari settori. Di seguito sei fanta-storie tra le infinite che si potrebbero realizzare nei prossimi 5 anni, a tutte le età.
Cecilia nel 2021 si laurea in matematica a pieni voti con tesi sull’intelligenza artificiale applicata ai rischi cyber nel settore finanziario; entra in Banca Sistema nella funzione Audit Information Technology. L’anno seguente, si sposa con Teo e si trasferisce a Porto Santo Stefano (GR) all’Argentario, dove lui lavora nell’agenzia immobiliare di famiglia. Vince il premio miglior neoassunto del 2022 per un anno di Master Online al MIT di Boston e nel 2023 diventa senior data analyst nella taskforce globale della banca per la creazione del nuovo algoritmo di gestione dinamica del rischio di credito. Ispirata dalla nonna, co-fonda la prima Pink Math Academy per bambine nigeriane con il sostegno alle Start-Up del Fondo Europeo per la parità di genere internazionale. A Natale 2024 dopo la nascita di Emma, vive per un anno a Orvieto coi genitori in congedo maternità. Ritorna a lavorare il 2 gennaio 2026, promossa Head Remote Service Platform per il Mediterraneo e l’Africa.
Anna nel 2021 ha compiuto 50 anni e da dieci in Manufacturing Italia, leader globale delle reti di trasmissione. È capo del servizio sviluppo risorse umane, quando si trasferisce a Cuneo per accudire i genitori anziani, insieme al marito Lucio che va in pensione. Amano le passeggiate in montagne con la levriera Tesla e cucinare per gli amici. Ottiene la certificazione come life coach e poi capo del network globale di coach interni, così nel 2024 inizia una collaborazione volontaria, offrendo pro-bono il proprio servizio all’azienda regionale per la riqualificazione professionale. Oltre a fare da coach, è esperta di sistemi di misurazione dinamica della performance e analizza mensilmente il report del sistema di valutazione a 720° che viene distribuito al top management.
Vittorio ha 35 anni nel 2021, è single e da 5 anni customer success leader, in FarmaLiving, la più innovativa impresa di medicina preventiva e benessere al mondo. Ama le corse in motocicletta e fa ogni anno una gara enduro di un mese in posti esotici del mondo. È il top seller della regione centro Italia e guadagna coi bonus più del suo capo; non è interessato alla carriera, vuole solo essere il migliore nel suo campo. Si ammala di cancro nell’inverno del 2024, riduce il lavoro e poi deve sospenderlo per curarsi per 12 mesi. Guarisce e torna al suo lavoro, ma a 40 si innamora e si sposa con Luce e insieme adottano una coppia di gemelli messicani. Prende un congedo parentale di 6 mesi. Viene nominato tutor senior dei consulenti commerciali a livello nazionale e rappresenta l’azienda nell’associazione di categoria. Con il suo aiuto e insegnamento i colleghi aumentano la performance media del 20%.
Jesus ha 29 anni nel 2021, ispano-americano, condannato per hackeraggio stile Robin Hood. In carcere scrive il software di protezione del lavoro da casa migliore dell’anno del 2023. Viene assunto da Mail Italia come capo dei servizi di protezione cyber. Sconta gli ultimi anni agli arresti domiciliari presso il convento del buon pastore a Roma, dove nel tempo libero si cura del roseto più grande d’Italia, una passione ereditata dal nonno materno.
Lian ha 45 anni di Prato, terza generazione di cinesi emigrati nel distretto ex-tessile e fondatore dei boy-scout cinesi d’Italia. Neo-assunto in Furgony nel 2021 come responsabile dello sviluppo commerciale per il settore della ristorazione, focalizzato sul franchising TAKE-ME-HOME di origine cinese. Nel 2024, la sua area contribuisce al 30% della crescita netta della regione Nord-Italia, la più veloce crescita mai registrata. Nel 2026, diventa sindaco di Prato coi voti del movimento T-R-E-D-I-A-D-E-M-I.
Ariel è franco-brasiliano, è assunto nel call center Telexia come neolareato nel 2012 a Marsiglia. Cambia sesso nel 2021 e viene trasferito a capo del call center di Roma per comprovati risultati professionali. È promosso a direttore regionale, per la sua capacità di attrarre nuovi clienti super-premium attraverso il sistema del PORTA-IL-TUO-AMICO-IN TELEXIA. È il primo nella lista di successione a capo della rete nazionale. Rimane in azienda nonostante le offerte allettanti della concorrenza, perché viene trattato come una persona come tutte le altre.
Per i giovani di tutte le generazioni, non esiste più la carriera tradizionale. Ogni percorso è un “road trip” che prende forma e direzione strada facendo, cogliendo le opportunità, con la bussola della propria vera identità. Il lavoro è una priorità economica e soprattutto sociale. “L’Italia è fondata sul lavoro” perché Aldo Moro e Amintore Fanfani così definirono uno dei tratti fondamentali della nostra Repubblica. È tempo di dare nuova energia creativa a questo principio generatore di valore e valori genuinamente umani.
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