Merletti: “Grazie per la candidatura. Sto decidendo e risponderò presto”
L'imprenditore, ex presidente nazionale di Confartigianato, racconta come è andata la proposta della candidatura e le prossime tappe. "Darò presto una risposta a chi mi ha cercato. È un bell'impegno, ma non mi spaventa"
“Ho preso qualche giorno di tempo e presto darò una risposta alla persona che mi ha cercato e chiesto di dare la mia disponibilità. Intanto non posso che ringraziare per aver pensato che io possa essere utile a Varese”.
Sono le sette del mattino e Giorgio Merletti sta andando ad aprire la sua azienda. “Siamo stati fortunati perché noi non ci siamo mai fermati. Nell’ultimo periodo è entrata mia figlia e abbiamo ristrutturato l’attività spostando il centro del lavoro, ma di fatto stiamo andando bene”.
Settant’anni, una lunga esperienza associativa e professionale, ma con ancora la grinta e l’energia di chi guarda avanti. “È la comunità la base fondante di ogni azione. Il mio orizzonte ideale è quella della descritta dalla dottrina sociale della Chiesa e sperimentata da Olivetti. Ho avuto la fortuna di viverla in Confartigianato prima di tutto a livello locale, perché non ci dimentichiamo che è quella la prima dimensione. Così come è il front office che ha il legame con la realtà. Io ringrazio sempre i collaboratori dell’associazione perché sono loro che permettono di gestire e far crescere le esperienze”.
Sulla candidatura, proposta dalla Lega e decisa dal centrodestra, a Varese Merletti non nasconde alcuni aspetti che lo lusingano e altri che lo portano a dover riflettere con attenzione. “Mi ha fatto piacere che si ricordino di me sul territorio. Mi sono dato qualche giorno per capire e decidere. Sentirò alcune persone e prima di tutto la famiglia. Sono uno che vive con passione le esperienze e mi infilo nelle situazioni con convinzione. Ho le mie preoccupazioni ma la sfida non mi fa paura. L’attuale sindaco Galimberti mi ha sempre invitato a tutti gli eventi che ha organizzato e questo denota una certa attenzione alla mia persona, ma anche a ciò che rappresento. Confartigianato resta l’esperienza più importante e non posso dimenticare che sono stato via da Varese per 12 anni e sono più un “terrone” della provincia avendo svolto nel Sud del Varesotto gran parte delle mie attività, ma sono molto determinato e so bene che amministrare Varese vuol dire avere una visione estesa e non chiusa al solo comune”.
La telefonata a cui fa cenno Merletti lo riporta alla condizione che visse Attilio Fontana quando venne chiamato a candidarsi al posto di Maroni dopo la sua rinuncia a ripresentarci per un possibile secondo mandato. “È un bell’impegno, ma bisogna capire e fare ancora qualche verifica politica perché non vorrei che quello che non vuoi che entri dalla porta entri dalla finestra. Non voglio essere né un alibi per nessuno. Ringrazio per la proposta e se la risposta sarà positiva metterò tutto il mio impegno. Per quel che mi riguarda serviranno pochi giorni”.
Merletti ricorda diversi momenti della sua attività pubblica sia nell’amministrazione del comune di Arsago Seprio dove è stato assessore e poi sindaco. Nello stesso modo alcune esperienze a Varese, Milano e Roma con Confartigianato dove ha ricoperto i ruoli di presidente. “Nel 2017 per la prima volta il Governatore della Banca d’Italia venne all’assemblea di Confartigianato dopo una mia uscita dura a seguito di un articolo critico dell’Inkiesta. Andai a parlarci perché lui non gradì alcune mie esternazioni e al posto di una frattura, portammo a casa la sua presenza. Non ho mai avuto peli sulla lingua e credo che il confronto sia un sistema che aiuti sempre”.
Il rientro sul territorio lo ha vissuto con serenità e non immaginava subito una nuova ribalta. “Non nascondo il piacere, ma speravo anche una maggiore riservatezza in questa fase perché ho ben presente che un grande comune ha grandi problemi. Tutto è amplificato. Non è come una realtà più piccola anche perché a Varese c’è anche la dimensione politica dei partiti.
Ora tutto è concentrato in poco tempo e va deciso subito il programma e la squadra. Pochi giorni e la risposta, che sia positiva o meno, la darò a chi mi ha chiesto di impegnarmi. Intanto grazie”.
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