“Spegniamo l’inceneritore”, in un centinaio a Legnano contro l’impianto di Borsano

Si spegne l'inceneritore, si accende la polemica. Il rifiuto degli organizzatori a coinvolgere il sindaco di Legnano nei discorsi è stato criticato dal sindaco di Castano: "Democrazia è dire ma anche ascoltare nel rispetto reciproco. Una occasione persa!"

Manifestazione No Accam a Legnano

“Un attentato alla democrazia”. “Un inceneritore vecchio e obsoleto”. “Una economia lineare, non circolare”. Tante e negative le espressioni usate oggi, sabato 19 giugno, alla manifestazione di Legnano contro l’operazione per mantenere in vita l’impianto di Borsano.

Sono state almeno un centinaio le persone che hanno risposto all’appello dei comitati contro Accam, promosso soprattutto dal consigliere comunale di opposizione Franco Brumana, tra i più accaniti sostenitori della chiusura dell’inceneritore.

«Sono contrario, perchè l’impianto è inutile e dannoso. Sono contrario a spendere somme ingenti per tenerlo attivo. Sono soprattutto indignato per il fatto che si cerca di nascondere questa operazione invocando l’economia circolare. Se non ci arrenderemo, io sono convinto che riusciremo a spegnere questo inceneritore», così Brumana sostenuto, tra gli altri, da Roberto Colombo sindaco di Canegrate, Gilles Ielo sindaco di Rescaldina e dall’onorevole legnanese dei 5 Stelle Riccardo Olgiati che ha anche ricordato, come nel suo passato di consigliere comunale a Legnano, «nel febbraio 2015 avevamo votato una data certa per la chiusura di Accam, 31 dicembre 2017. Avevamo scritto una bella pagina di politica, poi il 2017 è diventato il 2019 e quindi il 2027. Uno sviluppo paradossale».

Tra i presenti in piazza anche il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice. Protagonista indiretto di una polemica sollevata dal sindaco di Castano Primo, Giuseppe Pignatiello, invitato anch’egli alla manifestazione per la sua nota contrarietà al progetto della NewCo: «Ho accettato con grande piacere di partecipare e di intervenire alla manifestazione contro ACCAM organizzata a Legnano questa sera – il commento del sindaco castanese – . Ero felice perché ogni volta che ho la possibilità di esprimere il mio punto di vista e di condividere la mia idea con altri è per me un piacere ed una bella opportunità. Appena arrivato ho notato con piacere la presenza del Sindaco Radice oltre che degli amici Sindaci di Canegrate e Rescaldina . Ho chiesto che potesse parlare anche lui , ero felice di poter ascoltare e ribattere alle sue istanze. Purtroppo questa opportunità non gli è stata data e allora ho preferito tacere anche io . Perché Democrazia è dire ma anche ascoltare nel rispetto reciproco. Una occasione persa… non per me!».

Per adesso, almeno, l’inceneritore non si spegne. Non solo, si accende una nuova polemica.

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Pubblicato il 19 Giugno 2021
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