Il Consorzio della Valbossa “cambia pelle”

L'ente che si occupa di edilizia scolastica e servizi per gli alunni delle medie cambierà forma giuridica per diventare più "snello". Ma nella seduta, in streaming, s'è parlato anche dei danni al palazzo comunale

Scuola media azzate

Il consiglio comunale di Azzate torna in streaming, così come avevano chiesto più volte i due gruppi d’opposizione. Ieri sera, giovedì 5 agosto, in discussione diversi punti all’ordine del giorno che sono stati trattati da remoto e in diretta da youtube, con un discreto seguito, senza dubbio più di quanto non ne abbiano i consigli comunali che si tengono nella sala consiliare.

Una modalità che non è detto venga applicata anche in futuro, come ha spiegato il sindaco Gianmario Bernasconi, visto che l’intenzione è quella di tornare ad incontrarsi e confrontarsi in presenza. Si tratterà di decidere se adottare entrambe le soluzioni: consiglio comunale in presenza ma trasmesso anche in diretta, come propongono Insieme per Azzate e Azzate in Valbossa.

Il consiglio s’è aperto con i complimenti a Nicolò Martinenghi, il giovane atleta di Azzate, per i successi ottenuti alle Olimpiadi di Tokyo 2020; Nicolò -Tete verrà festeggiato con tutti gli onori quando rientrerà dalle meritate vacanze.

Ma tra gli argomenti trattati il più importante riguardava lo scioglimento del Consorzio della Valbossa. Un passaggio annunciato e previsto da tempo che nasce, ha spiegato il consigliere Claudia Miterangelis, presidente del Cda del Consorzio, dalla necessità di cambiare forma giuridica e renderla più agile, in modo da assicurare una gestione meno burocratica e allo stesso tempo garantire i requisiti per partecipare ai bandi.

Del Consorzio fanno parte sei comuni: Azzate, capofila, Bodio Lomnago, Brunello, Crosio Della Valle, Daverio, Galliate Lombardo più due convenzionati ovvero Cazzago e Inarzo. Scopo dell’ente è garantire tutta una serie di servizi alla scuola secondaria di primo grado che si trova ad Azzate ma che raccoglie gli studenti di tutti i comuni consorziati. Si tratta del  trasporto ma anche del servizio mensa, organizzato grazie alla collaborazione con l’associazione genitori, e il doposcuola.
La messa in liquidazione e lo scioglimento del Consorzio della Valbossa e l’individuazione di una nuova forma giuridica è passata con il voto della maggioranza ma non con quello dell’opposizione che ha votato contro. «Condividiamo la messa in liquidazione e lo scioglimento del consorzio – ha detto il consigliere di Insieme per Azzate Antonio Triveri- ma ci spiace aver saputo che non sia stato condiviso con gli altri sindaci l’intenzione di portare in consiglio l’atto di indirizzo per lo scioglimento e l’individuazione della nuova forma giuridica e che l’abbiano appreso solo dall’albo pretorio. Quella bozza che è stata condivisa solo informalmente con tutti quei comuni che contribuiscono al mantenimento dei servizi e dei trasporti scolastici».

Il problema non sussiste secondo il sindaco Bernasconi che ha riposto ai consiglieri d’opposizione dicendo che tutti i passaggi sono stati analizzati nell’assemblee che si sono tenute nelle settimane scorse e che ogni sindaco deciderà come e quando portare la questione in consiglio comunale. «La nuova modalità sarà, molto probabilmente, quella di una gestione associata  – ha spiegato Miterangelis-  L’obiettivo principale di tutti i comuni aderenti al Consorzio è garantire continuità nella gestione dei servizi attualmente erogati in materia di edilizia scolastica». Nessun cambiamento riguarderà gli alunni che frequentano la Scuola secondaria “Leonardo Da Vinci”.

Altro tema caldo affrontato in consiglio comunale era relativo ai danni provocati dall’incendio che ha interessato gli uffici del Palazzo Comunale l’8 giugno scorso e che di fatto lo ha reso inagibile. Si è parlato del denaro necessario per riportare la situazione allo stato originario ma anche della necessità di trovare una sede più idonea per il municipio.

Triveri ha messo l’accento sulla “difficile convivenza tra un palazzo storico e di pregio e gli uffici comunali”. «Le stanze sono “violentate”  – ha detto – c’è un uso improprio di locali con affreschi che vengono occupati da scrivanie, faldoni, computer. E’ arrivato il momento di fare una profonda riflessione e indirizzare le risorse verso un nuovo palazzo comunale più sostenibile e in linea con le normative di sicurezza» . 

La cifra stanziata per ora è di 130 mila euro necessaria per la pulizia dei locali ricoperti dal fumo e dalla polvere prodotta dall’incendio del fanc oil: «Dobbiamo seguire le indicazioni della Soprintendenza e procedere con cautela – ha detto il sindaco Bernasconi –  I tempi saranno lunghi e non è detto che quella cifra, che sarà comunque rimborsata dall’assicurazione, sia sufficiente». Il consigliere Marco Leoni di Azzate in Valbossa ha chiesto a quel punto che il cancello principale, ora chiuso da una transenna, venga riaperto perché il piccolo portone laterale usato per far accedere il pubblico agli uffici ricavati temporaneamente ai piani bassi del palazzo, ha una barriera architettonica che rende difficile l’accesso.

Tra le variazioni di bilancio esaminate in consiglio comunale, oltre ai 130 mila euro destinati alla pulizia degli uffici,  anche lo stanziamento di 35 mila euro per l’acquisto di un nuovo server e 24 mila euro per sostituire un vecchio mezzo del comune, ma anche 120 mila euro che saranno destinati ai parchi gioco del paese (50 mila provengono da Regione Lombardia e 70 mila dell’avanzo di bilancio).

E sempre grazie ad un finanziamento di 30 mila euro ottenuto dalla Regione Lombardia, verrà acquistato un ufficio mobile a disposizione della Polizia Locale. La parte restante necessaria per l’acquisto del mezzo verrà suddivisa tra i comuni che fanno parte della gestione associata.

 

Per Azzate, Daverio e Galliate Lombardo arriva l’ufficio mobile della polizia locale

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Pubblicato il 06 Agosto 2021
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