Terraluna sarà la nuova casa a Gallarate per le persone con autismo
Con un convegno presentato l'avvio della fase realizzativa del nuovo centro alle ex Bonomelli: una comunità che accoglie, un luogo per le famiglie, un punto per l'inserimento occupazionale
“Calcio d’inizio” per il progetto TerraLuna, che darà a Gallarate un centro di riferimento per l’autismo, uno spazio fisico (alle ex Bonomelli) in grado di accogliere e far crescere, con le famiglie, i ragazzi e le ragazze con autismo.
Dopo l’avvio nei mesi scorsi del progetto di un primo centro all’ex chiesa di San Giuseppe (nella vicina via Agnelli), ora è arrivato il momento del lancio ufficiale di Terraluna, avvenuto con un convegno che ha visto operatori, portatori d’interesse e la stessa Regione Lombardia, principale finanziatrice del progetto.
Il nuovo centro vedrà la sua apertura nel novembre 2021.
Un progetto ambizioso quanto inedito in Italia: acquisito da Fondazione Bellora nel giugno 2018 ed ora sottoposto a riconversione e ristrutturazione mirate allo scopo di creare un luogo di alto profilo professionale, sociale e terapeutico, aperto al pubblico ed unico nel suo genere. La riqualificazione dell’edificio sta avvenendo per lotti. L’avvio dei lavori è iniziato grazie ad un finanziamento di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo ottenuto attraverso la partecipazione ad un bando provinciale, oltre che ad un nuovo finanziamento acceso dalla stessa Fondazione Bellora.
Il primo lotto di lavori avviati consente il recupero di un quinto della superficie totale della proprietà, che su 5.000Mq totali conta 3.300Mq di verde e cortili. Consentirà, una volta ultimato, il proseguimento delle attività progettuali nella nuova sede, con la presa in carico dei bambini in lista di attesa presso la Neuropsichiatria di ASST Valle Olona, del Distretto di Gallarate e delle loro famiglie. Il progetto di cura, già avviato a metà 2019, proseguirà qui in via sperimentale fino a ottobre del 2022, con l’inserimento progressivo nel corso terapeutico di 30 bambini.
Un percorso che contempla anche, ma non soltanto, il metodo ABA (Applied Behavioral Analysis) già in corso presso l’ex Chiesa di San Giuseppe, messa a disposizione dalla parrocchia di Santa Maria Assunta e resa luogo di riferimento del progetto Interreg Autismo già in corso, finanziato dal programma Interreg Italia-Svizzera 2014-2020 .
Il progetto, consentito dalla virtuosa collaborazione tra ASST Valle Olona e Fondazione Bellora e che si pone come obiettivo il contenimento o riduzione della lista di attesa di UONPIA Gallarate il cui territorio di competenza copre una popolazione di circa 35.000 minori. Una situazione che, attualmente, pone la problematica di interventi terapeutici riabilitativi effettuati in tempi consoni.
Il progetto prevede anche la realizzazione di 13 alloggi in co-housing per un totale di 35 posti letto che
ospiteranno giovani inseriti in percorsi di studio o lavorativo, famiglie inserite in percorsi di valutazione e di avvio alla riabilitazione di minori, giovani con disturbi dello spettro autistico inseriti in percorsi di accompagnamento all’autonomia o residenza temporanea anche per misure di sollievo alle famiglie, personale del Centro Autismo e famiglie che aspirano ad un’esperienza di condivisione e solidarietà. Un risultato che potrà essere portato a termine con ulteriori finanziamenti da parte di privati sensibili o consapevoli della grandezza dell’opera.
L’intervento di Regione Lombardia per il Centro Autismo di Gallarate
«Potenziamento del sistema di cure, diagnosi precoce e approccio multisettoriale sono gli obiettivi scaturiti dall’approvazione all’unanimità di una risoluzione in Consiglio regionale» dichiara Emanuele Monti, presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali al Pirellone. «Il mio impegno e quello di tutta la Commissione Sanità è stato, fin dall’inizio della legislatura, molto forte nel trovare strategie di contrasto ad una patologia in continua crescita. Scuola, enti locali, strutture sanitarie e sociali, terzo settore e famiglie devono fare rete per limitare l’allargamento dell’azione dello spettro autistico».
«Questo progetto, in cui Regione Lombardia ha creduto convintamente – aggiunge Monti – è un bell’esempio di come solo insieme si vince contro l’autismo». Monti è intervenuto al convegno di presentazione del progetto, sabato 25 settembre: la mattinata di lavori ha visto tra gli altri anche l’intervento del sindaco Andrea Cassani, dell’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari Opportunità Alessandra Locatelli, di Marino dell’Acqua ed Eugenio Porfido ai vertici di Asst Valle Olona, della direttrice Fondazione Bellora Vanna Barca, di Mariarosa Ferrario (Scientific Advisory Board progetto), di Nicola Rudelli della SUPSI, di Claudio Cattaneo, Ares Autismo Risorse Sviluppo, dal Cantone Ticino.
«Ho avuto modo di visitare il Centro qualche settimana fa e sono rimasta molto colpita da questo progetto
innovativo che da subito ha raccolto l’interesse di Regione Lombardia» ha detto Alessandra Locatelli, assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità.. «Oltre a snellire le lunghe liste di attesa per le diagnosi e i trattamenti, Centri come questo sono fondamentali per la cura, l’inclusione e la vita futura delle persone con disturbi dello spettro autistico. Oggi la sfida più grande che siamo chiamati ad affrontare, quando si parla di autismo, riguarda la possibilità di orire una vita inclusiva per tutti. È necessario pensare ad un progetto di vita mirato per le persone e condiviso con loro e le loro famiglie. Lavorare in sinergia tra pubblico e privato è fondamentale per orire maggiori opportunità e creare condizioni indispensabili per una vita indipendente e dignitosa per tutti».
L’obiettivo a medio termine è quello di portare presso il Centro Autismo di terraLUNA tutti i servizi attivati grazie ad Interreg AUTISMO, quali l’accompagnamento oltre la maggiore età delle persone autistiche, laboratori per l’inclusione sociale, tirocini, inserimenti lavorativi, alloggi protetti. Si punta ad una struttura polifunzionale, comprensiva di spazi ambulatoriali, residenze, attività e servizi aperti alla cittadinanza, pensata per promuovere il benessere delle persone autistiche e delle loro famiglie, sostenendole nello sperimentare la possibilità di essere compresi e di vivere appieno in un contesto normalizzante.
A regime sono dunque previste le seguenti funzioni: ristorante per gli inquilini aperto al pubblico, aree verdi e orti, sale polifunzionali per eventi, palestra ed altre aree per favorire le attività motorie, tra le quali una piscina, laboratori e aree ludiche, un polo culturale con biblioteca, spazi per la lettura, internet point, aree di co-working.
Il centro cottura e l’inserimento socio-lavorativo
Un’ulteriore fase del progetto sta avanzando celermente grazie alla partnership tra Enaip Lombardia, UONPIA e una primaria società di ristorazione, per fornire il nuovo Centro Autismo di un Centro di Cottura, che servirà le vicine RSA di Fondazione Bellora: qui è previsto di impiegare persone in età adulta affette da autismo. Un percorso di autonomia personale e di inserimento socio-lavorativo in forma individualizzata e diretta, all’interno di un contesto protetto che ne consentirà l’integrazione lavorativa. In seguito ad un percorso formativo mirato e condiviso da tutti i partner coinvolti, si prevede l’inserimento di quattro persone part time nel team di cucina. Il Centro Cottura potrà offrire servizi anche per l’esterno, inoltre è in program mazione la realizzazione di un piccolo ristorante aperto al pubblico e di un laboratorio per la panificazione, con lo scopo di dare opportunità lavorative e di valorizzazione delle autonomie acquisite ad altri giovani addetti dalla sindrome dello spettro autistico. Grazie al sostegno di imprenditori privati, si prevede l’apertura del Centro Cottura a fine anno 2021.
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