Arrivano sulla Linea Cadorna a Brezzo di Bedero statue di orsi, aquile e bruchi
Una passione, quella per Sandro Morandi, che nasce nel 2016. Già precedentemente lo scultore aveva posizionato qualche sua opera in Carnella, luogo da lui quotidianamente curato, e al Bosco delle Fate di Germignaga.
Storia che torna a riabitare luoghi dimenticati e arte che arriva per arricchire: questo è quello che è successo negli ultimi anni al parco storico della Linea Cadorna a Brezzo di Bedero grazie all’impegno dell’ex assessore della città Dario Colombo e di diversi volontari.
Insieme, con solo le loro forze e il supporto dell’amministrazione, sono riusciti a rivalorizzare e riqualificare alcune postazioni dell’area che ancora trasudano di storia, la storia della Prima guerra mondiale. Una parte di territorio che, come spiega Colombo, in quell’epoca non fu interessata da bombardamenti e quindi rimasta intatta, da poter visitare in tutta la sua unicità e bellezza.
«È ormai diventato un posto molto frequentato, soprattutto dalle scuole, alle quali facciamo rivivere quel periodo storico con divise da rievocazione», racconta Dario Colombo.
Un luogo che torna a parlare di sé, di cui il contesto è stato recentemente arricchito dal posizionamento di sei statue in legno donate da uno dei volontari, nonché scultore, Sandro Morandi.
Quattro in prossimità della Linea Cadorna, come ad accogliere ancor meglio i suoi visitatori, e altre due più avanti, nei pressi della canonica. Tra queste, un orso, un’aquila, un fiore e un bruco.
Una passione, quella per Morandi, che nasce nel 2016. Già precedentemente lo scultore aveva posizionato qualche sua opera in Carnella, luogo da lui quotidianamente curato, e al Bosco delle Fate di Germignaga.
«Tengo al territorio e quando ho tempo mi piace realizzare queste statue. Mi faccio ispirare da ciò che osservo camminando. E poi mi piace fare qualcosa per gli altri, per la comunità», racconta Sandro.
«A parte i lati più artistici Sandro è sempre attivo per la manutenzione del Bosco delle Fate, un sentiero che, anche in questo caso, ha visto tanti volontari del Gruppo Podistico Alto Verbano impegnarsi per riqualificarlo e valorizzarlo. Per il territorio queste persone sono una risorsa. Sandro oltre ad aver reso ancor più bello questo luogo, si impegna ogni giorno per renderlo più sicuro. Ci tengo a ringraziarlo» conclude Marco Fazio, sindaco di Germignaga.
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