Bonifica dell’ex camping a spese del curatore fallimentare, “E Azzate perde 400 mila euro”

I gruppi di opposizione tornano alla carica: "È accaduto quello che temevamo: sfumato l’intero credito che il Comune vantava alla luce del fallimento"

Camping azzate, situazione a marzo 2022

La decisione del Tar sul campeggio di Azzate fa svanire dalle casse del Comune 400 mila euro. 

Sarà infatti il curatore fallimentare a dover rimuovere i rifiuti dall’ex campeggio di Azzate, un’operazione che ha ormai dei costi elevatissimi, quantificabili attorno al milione di euro; per procedere alla rimozione delle casette e delle roulotte, ormai ridotte in macerie, spesso ricoperte dalla vegetazione, il curatore fallimentare utilizzerà il denaro ottenuto dai proventi dell’asta dell’ex camping Sette Laghi. Se le cose fossero andate diversamente i soldi ricavati dall’asta, 1.110.000 euro, sarebbero stati suddivisi tra i vari creditori dell’ex cooperativa, tra cui appunto, il Comune di Azzate, al quale spettavano 400 mila euro. 

Per i gruppi di opposizione, “Insieme per Azzate” e “Azzate in Valbossa”, una situazione che si sarebbe potuta evitare con una gestione diversa della complessa vicenda che è finita anche sotto la lente della Direzione Distrettuale Antimafia. 

«Quel che avevamo paventato nel mese di marzo si è purtroppo tramutato in realtà – si legge in un comunicato firmato dai consiglieri Raffaele Simone,  Antonio Triveri, Carlo Arioli e Marco Leoni– . In qualità di consiglieri comunali dei gruppi “Insieme per Azzate” e “Azzate in Valbossa” non avevamo chiesto a caso le dimissioni del sindaco Gianmario Bernasconi, ritenendo con grande senso di responsabilità che la gravità e la complessità della situazione dell’ex campeggio Sette Laghi di Azzate imponesse la presenza di una figura – come quella di un commissario prefettiziosuper partes e soprattutto tale da garantire massima competenza e totale trasparenza.

Ebbene, dopo che la nostra accorata esortazione è rimasta purtroppo inascoltata (respinta anche ufficialmente dalla maggioranza nel corso del consiglio comunale del 31 marzo 2022), ecco che ora arriva il Tar a decretare quel che temevamo, cioè che vengono a perdersi oltre 400mila euro, ovvero l’intero credito che il Comune di Azzate vantava alla luce del fallimento e che ora dovrà invece essere utilizzato dalla curatela fallimentare per la bonifica dell’area imposta appunto dal Tar. Se si fosse agito per tempo – continuano i consiglieri di minoranza -, prima che quell’area fosse sommersa di rifiuti a causa di una demolizione scriteriata, e non soltanto dopo che il caso è diventato oggetto dell’inchiesta televisiva di “Striscia la Notizia”, con ogni probabilità sarebbe stato possibile preservare almeno una parte di quel credito. Dunque, superficialità e inadeguatezza hanno assunto le fattezze di un gravissimo danno per le casse del Comune e quindi per le tasche dei cittadini azzatesi». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Agosto 2022
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