Scegliere un corso d’inglese, qualche consiglio
Vantare una buona conoscenza dell’inglese, specie nel parlato, può risultare provvidenziale durante un colloquio di lavoro. Per questa ragione, è bene attivarsi sin da subito quando si vuole imparare la lingua
Oggi, sapere l’inglese significa aprire i propri orizzonti di studio e lavorativi a possibilità inedite. Si tratta, del resto, di uno dei requisiti più richiesti nel mondo del lavoro. Eppure, non è un segreto che il sistema d’istruzione pubblico presenti alcune lacune che rendono l’inglese insegnato a scuola poco efficace rispetto ai corsi mirati tenuti nelle scuole di lingue.
Vantare una buona conoscenza dell’inglese, specie nel parlato, può risultare provvidenziale durante un colloquio di lavoro. Per questa ragione, è bene attivarsi sin da subito quando si vuole imparare la lingua. Attualmente, il settore di riferimento offre diversi metodi di studio dell’inglese, sviluppati durante corsi creati da insegnanti e personale esperto e, spesso, madrelingua.
Tra i più efficaci, ci sentiamo di consigliare Wall Street English, ma in questa guida scopriremo tutto ciò che c’è da sapere per scegliere il corso d’inglese perfetto per le proprie esigenze, vista l’esistenza di piani diversi utili a soddisfare richieste differenti, influenzate dalle motivazioni più disparate: dai costi al tempo a disposizione, fino ad arrivare, ovviamente, al livello che si intende raggiungere.
Cosa c’è da sapere per scegliere un buon corso d’inglese
La prima cosa che vi consigliamo di tenere d’occhio quando scegliete un corso d’inglese è se la scuola che vi interessa sia in grado di offrire una tra le diverse certificazioni internazionali. Questo significa, dunque, accertarsi che il centro operi con i livelli di competenza previsti dal Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue: A1, A2, B1, B2, C1 e C2.
Inoltre, sarebbe preferibile scegliere una scuola che preveda un test d’ingresso volto alla valutazione delle competenze iniziali effettive dello studente. Questo passaggio, infatti, permetterà alla scuola di definire meglio il contesto in cui inserirvi in funzione delle vostre capacità. Ovviamente, poi, occorrerà sincerarsi che gli insegnanti siano madrelingua abilitati o che siano certificati.
Proprio alla luce di quanto elencato finora, è bene chiarire che, il fatto che una persona possa conoscere una lingua con padronanza, non la rende automaticamente un insegnante e che, scegliere una strada semplificata, in questo come in molti altri casi potrebbe rappresentare solo uno spreco di tempo e soldi, lasciandovi al punto di partenza al termine del percorso.
I migliori consigli per la scelta
Tra i vari criteri da osservare quando si sceglie una scuola d’inglese c’è la strutturazione dei corsi. È bene che, questi, siano strutturati su più livelli e che la metodologia d’insegnamento preveda le abilità linguistiche fondamentali come la lettura, la scrittura, l’ascolto e la conversazione. Inoltre, lo scambio dialettico tra gli allievi e il docente sarà fondamentale per rafforzare le abilità dei primi.
È consigliabile conoscere in via preventiva il numero di alunni che saranno presenti in classe, siccome in un contesto troppo caotico potrebbe risultare difficile assimilare i concetti in maniera adeguata. Come detto, sarebbe meglio diffidare dalle scuole che promettono risultati incredibili in un lasso di tempo eccessivamente distretto, siccome imparare una lingua significa fare uno sforzo cognitivo non indifferente.
A prescindere dalla scelta definitiva che intraprenderete, poi, consigliamo vivamente di non limitarvi a svolgere le mansioni assegnate dalla scuola, studiando attraverso contenuti in lingua, sia audiovisivi che libri e articoli, ad esempio. Infine, si potrebbe considerare di partecipare ad uno scambio linguistico, non necessariamente all’estero, ricercando eventi a fini ricreativi nei quali si conoscono persone di altre nazionalità con cui, parlare in inglese, rappresenterà l’unico approccio comunicativo condiviso efficace.
Insomma, sebbene imparare l’inglese richieda uno sforzo, l’incremento delle possibilità lavorative e l’apertura a nuovi orizzonti di socializzazione rappresenteranno un modo più che buono per ripagare della fatica fatta durante le fasi di studio della lingua.
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