Cresce l’export dei distretti lombardi. Nel Varesotto bene meccanica strumentale, tessile e gomma plastica

Secondo il report di Intesa Sanpaolo, nel terzo trimestre del 2022 le esportazioni hanno registrato un aumento tendenziale del 13,6%

Il PMI DAY alla Lodetex di Busto Arsizio

Secondo il monitor dei distretti produttivi lombardi, nel terzo trimestre del 2022 l’export dei distretti industriali della Lombardia ha registrato un aumento tendenziale del 13,6%, portando il bilancio dei primi nove mesi dell’anno a +18,8%, a quota 27,8 miliardi di euro. Si evidenzia un progresso del 24,7% rispetto al 2019, quando l’export distrettuale era pari a 22,3 miliardi. Il risultato è ancora più positivo rispetto a quanto si registra a livello nazionale (+15,9% vs. gennaio-settembre 2020; +19,6% vs. gennaio-settembre 2019).

Sul risultato influisce anche una dinamica di rialzo dei prezzi alla produzione. Nei primi nove mesi del 2022 l’indice dei prezzi alla produzione sul mercato estero per le attività manifatturiere ha infatti registrato una crescita del 12,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il balzo dei prezzi è stato particolarmente accentuato in alcuni settori della regione ad alta intensità distrettuale, come la metallurgia (+34,1% rispetto al periodo gennaio-settembre 2021), il legno (+16,6%), la gomma e plastica (+15,4%), i prodotti in metallo (+13,8%), i prodotti a base di carne (15,5%), il riso e le farine (+12,8%). Il recupero è diffuso: nei primi nove mesi del 2022 sono infatti 22 i distretti industriali lombardi, sui 23 monitorati, che registrano esportazioni oltre i livelli del corrispondente periodo del 2021. In calo sono solo le Macchine per la lavorazione e la produzione di calzature di Vigevano.

CRESCE LA MECCANICA STRUMENTALE

Tra le filiere distrettuali spicca la Metalmeccanica (+17,3% rispetto ai primi nove mesi del 2021), trainata dai Metalli di Brescia. Il distretto si colloca al top della classifica regionale per valori esportati tra gennaio e settembre e fa segnare un progresso pari a oltre 1,2 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2021 (+31,8%), a cui ha contribuito anche il rialzo dei prezzi alla produzione, a riflesso dei forti rincari dei metalli a livello internazionale. Tutti i distretti della metalmeccanica sono in progresso rispetto al periodo gennaio-settembre 2021, ad eccezione delle macchine per la lavorazione e la produzione di calzature di Vigevano (-3,7%).

In particolare evidenziamo i progressi registrati da: Meccanica strumentale di Milano e Monza (+10,2%), Metalmeccanica di Lecco (+22,1%), Meccanica strumentale del bresciano (+26,2%), Meccanica strumentale di Varese (+13,2%), Metalmeccanico del basso mantovano (+11%), Lavorazione metalli Valle dell’Arno (+16,8%) e Meccanica strumentale di Bergamo (+1,6%). Va molto bene anche il Sistema casa (+18,9% vs. lo stesso periodo del 2021), che prosegue nel beneficiare della crescente attenzione all’ambiente domestico indotta dalla pandemia e dove si registra il pieno recupero di tutti i distretti: in evidenza i Rubinetti, valvole e pentolame di Lumezzane (+16,5%), seguiti da Legno e arredamento della Brianza (+21,1%) e Legno di Casalasco Viadanese (+45,9%).

Segnali positivi anche per i distretti della Gomma e della plastica, che continuano il loro trend di crescita (+18,5% vs gennaio-settembre 2021): Articoli in gomma e materie plastiche di Varese (+20,7%) e Gomma del Sebino Bergamasco (+12,8%). Anche per il Sistema moda le vendite all’estero nei primi nove mesi del 2022 mostrano un progresso rispetto al 2021 (+28%). Tutti i distretti chiudono il periodo gennaio-settembre 2022 in positivo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra quelli che avevano subìto maggiormente gli effetti generati dalle restrizioni del Covid-19 si trovano il Seta-tessile di Como, che ha saputo recuperare i livelli del 2019 (+34,7% vs. gennaio-settembre 2021 e +4% vs. 2019), grazie alle maggiori vendite verso tutti i principali paesi di sbocco e in particolare verso la Francia, che assorbe quasi un quarto delle vendite di questo distretto.

CRESCE L’ABBIGLIAMENTO TESSILE DI VARESE

Tra i distretti che recuperano i livelli del 2019 si trovano anche l’abbigliamento-tessile gallaratese (+29,7% vs. 2021 e +34,7% vs. 2019) e il tessile e abbigliamento della Val Seriana (+16,1% vs. 2021 e +19,8% vs. 2019). Mostrano segnali di recupero anche i distretti della Calzetteria di Castelgoffredo (+40,2%) e delle Calzature di Vigevano (+19,1%), che tuttavia non hanno ancora recuperato i livelli del pre-pandemia. Anche la filiera dell’Agro-alimentare (+20,2% vs. gennaio-settembre 2021), particolarmente attiva negli anni della pandemia, continua il suo trend di crescita. Spiccano i distretti del Lattiero- caseario della Lombardia sud-orientale (+20,7%) e del Riso di Pavia (+37,2%), seguiti dalle Carni e Salumi di Cremona e Mantova (8,5%). Va bene anche il distretto dei Vini e distillati del bresciano (+11,4%), dove però permane un lieve ritardo rispetto ai livelli pre-Covid, riconducibile in particolare alle minori vendite verso la Russia. È verso i mercati maturi che l’export dei distretti lombardi ha registrato la crescita maggiore in valore rispetto ai primi nove mesi del 2021.

TRA I PAESI EMERGENTI CI SONO MESSICO E REPUBBLICA CECA

Spiccano, in particolare, i risultati ottenuti in Germania (+851 milioni di euro), gli Stati Uniti (+488 milioni), la Francia (+462 milioni), la Svizzera (+279 milioni), l’Austria (+184 milioni), la Spagna (+180 milioni) e l’Olanda (+153 milioni). Tra i Paesi emergenti si sono distinti il Messico (+145 milioni), la Repubblica Ceca (+121 milioni), la Turchia (+118 milioni) e la Polonia (+113 milioni). La crescita in tutti questi mercati è generalizzata e particolarmente positiva per i distretti lombardi della metalmeccanica. Molto bene poi il Sistema casa negli Stati Uniti, la Moda in Francia e l’Agro-alimentare in Olanda. Si continua a osservare invece un calo generalizzato delle vendite verso la Russia. Le esportazioni dei primi nove mesi del 2022 dei Poli tecnologici della Lombardia si collocano su livelli superiori a quelli registrati nello stesso periodo del 2021 (+16,5%), con una dinamica inferiore rispetto alla media nazionale, al netto della stessa Lombardia (+21,1%). Solo il Polo aerospaziale della Lombardia (-20,8%) presenta esportazioni inferiori al corrispondente periodo dell’anno precedente; tuttavia, l’andamento dell’export di questo polo deve essere letto con la dovuta attenzione, considerato che si tratta di flussi influenzati da commesse pluriennali. Tutti gli altri Poli tecnologici della Lombardia chiudono invece in progresso rispetto al periodo gennaio-settembre 2021; nell’ordine: il Polo farmaceutico lombardo (+19,7%), il Polo ICT di Milano e Monza (+21,8%), e il Biomedicale di Milano (+22,4%).

Tra i mercati dei Poli tecnologici che registrano le migliori performance nei primi nove mesi del 2022, rispetto al 2021, vi sono la Svizzera (+25,6%), gli Stati Uniti (+65,1%) e la Germania (+29%), che da soli assorbono quasi il 40% delle vendite all’estero dei Poli tecnologici lombardi.

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Pubblicato il 13 Febbraio 2023
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