Due eventi a Ferno per il Giorno del Ricordo

"Conoscere per ricordare", una mostra nel palazzo comunale e una rappresentazione teatrale le proposte dell'amministrazione

Ferno consiglio comunale

Due gli appuntamenti a Ferno in occasione del Giorno del Ricordo. Fino al 10 febbraio, all’interno del Palazzo Comunale di via Aldo Moro 3, resterà esposta la mostra intitolata “Il Giorno del Ricordo – Conoscere per Ricordare”, proposta dall’assessorato alla Cultura e realizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato di Milano.

Alla mostra, aperta e visitabile da tutti coloro che fossero interessati, sono stati invitati a partecipare in particolare i ragazzi delle seconde e terze classi della scuola secondaria di primo grado “Benedetto Croce”. Gli studenti durante la visita alla mostra potranno anche ascoltare la testimonianza diretta del dottor Claudio Giraldi, esule istriano, insieme alla sua famiglia.

Giovedì 9 febbraio, sempre su proposta dell’assessorato alla Cultura, sarà invece la volta della rappresentazione teatrale “Il cerchio: nessuno è innocente” a cura dell’associazione di promozione sociale “La Manifattura Fucina Fibonacci”. Lo spettacolo è un’accurata ricerca storica che si propone di far conoscere le vicende che si svolsero nell’arco di tempo compreso tra l’inizio della seconda guerra mondiale e i trattati che sancirono i confini italo-jugoslavi, fino al significativo epilogo del 1° maggio 2004. Lo spettacolo è adatto non solo ad un pubblico adulto, ma consigliato anche ai ragazzi della scuola secondaria di primo e secondo grado. L’ingresso è libero e gratuito

Con Legge n. 92/2004, la Repubblica Italiana riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del  Ricordo»  al fine di  conservare e  rinnovare la  memoria della  tragedia   degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro  terre degli istriani,  fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Con l’istituzione del Giorno del Ricordo si commemora una triste pagina della storia italiana, per oltre 70 anni dimenticata e negata.

Il Giorno del Ricordo commemora gli italiani esuli che alla fine della Seconda Guerra mondiale furono costretti a scappare in quel lembo di terra poi divenuta Jugoslavia. Le truppe del maresciallo Tito, dopo l’occupazione di Trieste, perpetrarono un eccidio caratterizzato dall’odio e dall’intolleranza. Utilizzarono le Foibe, cavità naturali create dalla natura carsica della terra, come “fosse” dove gettare i corpi,  legati fra di loro con fili di ferro, di donne, uomini  e bambini italiani di Istria, Fiume e Dalmazia, la cui unica colpa era quella di trovarsi al centro di una disputa fra italiani e popoli slavi per il possesso delle terre dell’Adriatico orientale.

«I due eventi proposti dall’Amministrazione Comunale – spiega il Sindaco Sarah Foti con delega alla Cultura e Pubblica Istruzione – vogliono essere un invito ad una riflessione su un periodo storico le cui pagine vanno doverosamente riportate alla memoria, perché “non possiamo sapere chi siamo e chi saremo, senza prima sapere chi siamo stati».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Febbraio 2023
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