Neutalia chiama e in pochi rispondono, Busto Arsizio poco sensibile al tema termovalorizzatore
Il comitato No inceneritore ha scelto di non partecipare al dibattito ma, in generale, sono stati pochi i cittadini che hanno partecipato all'incontro organizzato dalla società
È stato caratterizzato da una scarsissima partecipazione il primo incontro organizzato da Neutalia a Busto Arsizio, con gli stakholder del territorio per discutere della gestione dei rifiuti e del futuro dell’impianto di termovalorizzazione di Borsano.
Sono stati una trentina i cittadini e i portatori d’interesse che hanno partecipato alla mattinata organizzata sabato scorso dalla società al Museo del Tessile, segno di uno scarso interesse da parte della cittadinanza per un tema che riguarda tutti.
Il presidente Michele Falcone, insieme all’amministratore delegato Stefano Migliorini e ad Alberto Simioni di Ernest&Young, hanno illustrato il piano industriale della società che ha rilevato l’impianto da Accam nel quale si vuole investire una cifra che si aggira attorno ai 100 milioni di euro e che comprende tutta la gestione del rifiuto dalla raccolta allo smaltimento.
L’obiettivo, come spiegato in più occasioni, è quello di spingere la raccolta differenziata oltre l’80% anche attraverso la creazione di impianti all’interno del perimetro dell’area di Borsano che recuperino ulteriori frazioni di materiali che possono essere riutilizzati o riciclati. Dal punto di vista del recupero energetico, invece, l’obiettivo è quello di collegare le due reti di teleriscaldamento di Busto Arsizio e Legnano alle turbine del termovalorizzatore in modo da produrre calore per migliaia di unità abitative. A monte dell’impianto, inoltre, si dovrà intervenire sulla metodologia di differenziazione e raccolta dei rifiuti passando alla tariffa puntuale. Per quanto riguarda le emissioni, infine, è stato mostrato come i livelli dei principali inquinati atmosferici siano, attualmente, ben al di sotto delle soglie massime previste mentre per il mercurio è in atto un monitoraggio in collaborazione con il Politecnico di Milano.
All’incontro hanno partecipato Paola Gandini di Legambiente Bustoverde, il consigliere comunale Gigi Farioli, l’assessore Salvatore Loschiavo, la presidente del Consiglio Comunale Laura Rogora, il professor Fabio Conti dell’Università dell’Insubria, Luigi Genoni del Movimento 5 Stelle, il consigliere con delega al verde Orazio Tallarida, l’ex-amministratore di Accam Giorgio Ghiringhelli, Adriano Landoni del comitato ecologico di Borsano, la consigliera di Dairago Milvia Borin e alcuni rappresentanti di Confindustria e Liuc.
Alla prima parte hanno presenziato anche Stefano Marchionna e il consigliere Emanuele Fiore, entrambi appartenenti al comitato No Inceneritore. Nel momento in cui si è passati ai focus group, però, i due rappresentanti dell’ala dura contro l’impianto di Borsano se ne sono andati: «Inutile partecipare a discussioni che non prevedono i dati della prossima indagine epidemiologica» – ha commentato Fiore mentre Marchionna ha sottolineato «il punto di partenza della discussione, come ha detto il presidente Falcone, è quello di non far cambiare idea a nessuno. Quindi a cosa serve partecipare a questi gruppi?».
Il piano di Neutalia per scaldare le case di Busto e Legnano col termovalorizzatore
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