La scuola varesina soffre di “supplentite”: più di un docente su tre è precario
Attualmente sono 3193 i supplenti nelle classi varesine. E la situazione è destinata a peggiorare come denuncia Franco Aretano della UIL Scuola

Una scuola sempre più “precaria”. È la denuncia del quotidiano di settore Tuttoscuola.com. In un’inchiesta evidenzia l’incremento esponenziale dei supplenti: dal 2015 a oggi sono cresciuti del 224%. A essere più colpite sono le classi delle scuole secondarie, di primo e secondo grado.
Dall’analisi risulta che proprio l’anno scolastico in corso ha visto un’esplosione dei contratti a tempo determinato: 225.000 su un totale di 900.000 posti assegnati.
La situazione non va meglio nel Varesotto dove quest’anno i supplenti sono 3193 ( contro gli 8.130 di ruolo) di cui 506 nel sostegno ( 1422 di ruolo), 844 nella scuola superiore ( 3055 di ruolo), 902 alle medie ( 1827 di ruolo), 863 nella primaria ( 2682 di ruolo) e 78 all’infanzia ( 566 di ruolo).
Dopo l’immissione e la stabilizzazione con la Buona Scuola, la situazione non è affatto migliorata e , per il futuro, si potrà solo aggravare, data l’età media molto alta del corpo docente. « La presenza di personale a tempo determinato è elevata – sottolinea Franco Aretano responsabile territoriale della UIL Scuola – A Roma, però, al Ministero, sembrano non accorgersi. Non si capisce per quale motivo, ad esempio, non si immettano in ruolo i docenti abilitati che hanno anche superato il concorso straordinario. Forse attendono il calo demografico che comporterà una minor richiesta di professori. Peccato che, invece, potrebbe essere l’occasione per azzerare le “classi pollaio”, quelle che, durante la pandemia, hanno aggravato le condizioni di lavoro in presenza».
Il ricorso ai supplenti avviene con maggior frequenza per alcune classi di concorso: si tratta soprattutto delle materie scientifiche come matematica o fisica. « Ormai si è arrivati a affidare la supplenza a studenti universitari – commenta Aretano – anche con contratti annuali. Lo scorso dicembre, alcuni istituti del Varesotto avevano ancora cattedre vacanti: parliamo di dicembre, spesso la fine del primo quadrimestre. È una situazione di grave disagio, soprattutto viene violato il diritto allo studio dei ragazzi».
Secondo i conti dei sindacati, nel prossimo anno scolastico ci saranno 250.000 cattedre vacanti in tutt’Italia: « Non si capisce perché al Ministero non sia risuonato l’allarme. L’età media del corpo docente è elevata e nei prossimi anni lasceranno molti professori. Occorre con urgenza avviare modalità di reclutamento differenti, magari ripescando il vecchio sistema duale del concorso ordinario e delle GAE, le graduatorie permanenti che sono state abolite. Ci sono docenti che da anni insegnano nella scuola, rinnovando contratti a tempo determinato, perché non riescono a entrare a ruolo. Una soluzione è necessaria e urgente soprattutto in nome di una continuità didattica che si continua a dimenticare».
Ci vuole una cura urgente e potente per guarire dalla “supplentite” che indebolisce il sistema dell’istruzione in Italia.
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