Il nuovo Pgt di Busto Arsizio chiuso da anni nella stanza dei bottoni, Berutti (Pd): “Diteci che idea di città avete”
La consigliera del Pd attacca la giunta e l'assessore all'Urbanistica in particolare per la mancanza di risposte alla richiesta di definire una visione di città: "Se ne parla da 2 anni e mezzo ma non se ne sa nulla"

La consigliera del Partito Democratico Cinzia Berutti pone il tema del nuovo piano di governo del territorio di cui il Comune di Busto Arsizio dovrà dotarsi. L’esponente dell’opposizione ha posto il tema anche durante l’ultimo consiglio comunale chiedendo all’assessore Giorgio Mariani: cosa c’è oltre agli adempimenti burocratici fin qui espletati?
L’avvio del procedimento di revisione è di ottobre 2020, la costituzione di un “apposito ufficio PGT” risale a giugno 2021, la variazione di bilancio per individuare le risorse da destinare ai consulenti esterni che “disegneranno” la Busto dei prossimi dieci anni è arrivata a febbraio 2023.
«Abbiamo richiesto in commissione ed in consiglio di poter discutere con l’assessore delle linee strategiche di sviluppo della città, ma la sua risposta è stata lapidaria: “Non è competenza del Consiglio Comunale decidere le linee di indirizzo strategiche da dare agli estensori del PGT, è compito della Giunta.” Questa la laconica risposta data in consiglio comunale il 28 febbraio 2023.
La giunta comunale il 26 ottobre 2020 ha deliberato l’avvio ufficiale della revisione del P.G.T. e «a tutt’oggi, dopo quasi due anni e mezzo, non ha ancora adottato alcunchè – spiega Cinzia Berutti – e addirittura non ha ancora deliberato nemmeno le linee di indirizzo generali, gli obiettivi strategici, che gli estensori del P.G.T. dovranno seguire nell’elaborazione di tale piano».
E così dopo quasi un anno dalla chiusura del periodo di deposito delle istanze dei cittadini «ancora nulla si sa della “visione” che la Giunta ha in mente per la nostra città nei prossimi dieci anni. O meglio sappiamo che le proposte e i suggerimenti dei cittadini costituiscono l’unico dato certo, consultabile, riguardo alla progettazione della città futura» – sottolinea la consigliera del Pd.
Berutti fa un’analisi di questo anno trascorso, in cui il nuovo PGT non si sarebbe mosso di un passo, «abbiamo avuto la crisi nel mercato energetico connessa alle tensioni internazionali, con l’aumento dei costi soprattutto delle materie prime e abbiamo registrato profonde trasformazioni nel nostro tessuto sociale economico».
L’esponente del Pd si chiede se «una gestione seria e responsabile del procedimento di elaborazione del nuovo PGT imporrebbe all’Amministrazione comunale almeno di riaprire i termini per consentire la presentazione di un aggiornamento delle istanze e suggerimenti da parte della cittadinanza e delle imprese. La situazione socio economica in questi mesi è cambiata rapidamente nonostante l’inerzia dell’Amministrazione comunale, anche per quanto riguarda la formazione del nuovo PGT».
La consigliera ricorda anche che «la giunta ha deliberato il 29 giugno 2022 di affidare al dirigente comunale del Settore Urbanistica l’istituzione e la direzione dell’Ufficio P.G.T. demandandogli la predisposizione di tutti gli atti utili e necessari, è passato quasi un anno da tale incarico».
In realtà l’assessore Mariani ha più volte parlato con gli organi di stampa della visione di città, nell’aprile del 2021 aveva presentato la sua idea di città che passa dagli scali ferroviari e dalla zona industriale di Sacconago per trasformare Busto Arsizio in “capitale della logistica sostenibile”. Temi chiave evocati dall’assessore sono «la rigenerazione urbana e la transizione ecologica, decisivi per pianificare la Busto che verrà. Rigenerazione delle aree dismesse, evoca scenari bucolici, spazi restituiti alla vita sociale dei cittadini, luoghi di incontro e di relazione, ma anche ambiti per lo sviluppo economico di una città ormai lontana dall’immagine della Manchester d’Italia. Non ci è dato sapere altro. Ci dovremmo accontentare di sapere che l’Assessore sta coltivando e sviluppando rapporti e relazioni con gli stakeholder che ha individuato».
Il timore della Berutti è che la partecipazione della cittadinanza al processo di elaborazione della città futura sarà realizzato quando l’estensore/gli estensori dello stesso lo avranno già definito e lo sottoporranno alla valutazione del consiglio: «Al fine di favorire un reale e ampia partecipazione di tutti i soggetti interessati, dai cittadini, alle imprese e alle associazioni, al processo di elaborazione del nuovo PGT chiediamo all’Amministrazione comunale di presentare con urgente trasparenza i propri indirizzi in merito al futuro PGT, illustrando preventivamente le linee guida fondamentali sulle quali intende procedere a dare un nuovo assetto al territorio. Aggirare, dribblare, scansare il confronto è una caratteristica di questa amministrazione, una carta che ha già giocato in altre occasioni, vedasi dibattito pubblico sul nuovo ospedale – e conclude -. Da parte nostra continueremo a chiedere il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini alle scelte strategiche sulla città in funzione degli interessi comuni».
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