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Investire denaro è di per sé un rischio, oltre che una possibile e talvolta fruttuosa opportunità di guadagno. Molte persone riescono ad arrotondare il proprio stipendio grazie al trading online sui mercati finanziari, affidandosi a dei professionisti o lasciandosi guidare dalle apposite piattaforme, come Pocket Option, che consente di investire anche cifre molto piccole per minimizzare il rischio di perdere soldi quando ancora non si è molto esperti di trading. Una delle strategie più semplici e funzionali per ridurre i rischi complessivi consiste nella diversificazione del portafoglio.

Cos’è un portafoglio diversificato

Investire un capitale può comportare una riduzione significativa dello stesso se non addirittura la perdita, soprattutto in caso di investimenti ad alto rischio. Per esempio, investendo tutto il capitale in una sola tipologia di azioni può rivelarsi una mossa sbagliata sul lungo periodo, perché è impossibile conoscere a priori l’andamento del mercato.

Ripartire il portafoglio tra tipologie di investimento diverse, invece, può mettere al riparo da questo problema. Quando vi è diversificazione, infatti, un singolo investimento andato male non dovrebbe compromettere per intero i guadagni globali.

Come diversificare il portafoglio

In generale, un buon portafoglio non dovrebbe dipendere dall’andamento di singoli elementi, come una singola società, settore o fondo; è infatti importante distribuire il patrimonio in molti elementi diversi, per massimizzare i guadagni minimizzando i rischi.

Ciascuno può scegliere come diversificare il portafoglio, magari facendosi consigliare da un esperto. Solitamente, però, è consigliabile diversificare gli investimenti in classi, paesi, settori industriali e stili differenti.

Per classi di investimento si intendono:

• azioni: per azione, si intende una delle parti in cui è suddiviso il capitale di una società per azioni; chi compra azioni di una società ne diventa infatti socio;
• obbligazioni: spesso scelte anche dagli investitori meno esperti, le obbligazioni rappresentano dei titoli di debito emessi da società private, enti pubblici o stati in cerca di finanziamenti;
• liquidità: si tratta di uno degli investimenti più sicuri, ma anche meno remunerativi. Investire nella liquidità significa depositare in banca dei capitali così da riscuotere gli interessi;
• immobili: acquistare un immobile a uso industriale o abitativo può rivelarsi una buona fonte di reddito nel tempo, soprattutto se si sceglie di affittare per lunghi periodi.

Per ottenere i risultati migliori, è opportuno investire in più Paesi differenti, così da non essere legati all’andamento di un solo mercato. Lo stesso vale per i settori industriali; è consigliabile selezionare più settori d’interesse, tenendo d’occhio quelli per cui è prevista una crescita maggiore.

L’operazione con cui si sceglie di distribuire un capitale in diverse attività finanziarie prende il nome di asset allocation, che consente di trovare la giusta combinazione (asset mix) di investimenti in base al rischio che si è disposti a correre.

Ribilanciamento del portafoglio: come e perché

Ciascun investitore è disposto a correre certi rischi, ma non più di una soglia prestabilita. In base all’andamento del mercato, periodicamente potrebbe essere opportuno rivedere in che modo è stato diversificato il portafoglio, per esempio modificando la percentuale tra azioni, obbligazioni, investimenti ad alto o basso rischio, ecc.

Ovviamente questa soluzione non è adatta a chi è disposto a rischiare, ma chi desidera un controllo più stretto del proprio capitale dovrebbe verificare periodicamente quando è il caso di ribilanciare il portafoglio, anche su base mensile.