Anziani, famiglie e disabili: il Distretto di Tradate investe in servizi innovativi 4 milioni di fondi del Pnrr
E' stato presentato il pacchetto di misure di sostegno alle fasce deboli della popolazione proposte dagli otto comuni dell'Ambito territoriale di Tradate che hanno ottenuto i fondi del Pnrr

Anziani e disabili più autonomi, famiglie meno sole, operatori sociali supportati contro il rischio burnout. Sono questi i quattro ambiti in cui verranno investiti nel sociale i fondi del Pnrr nei comuni del Tradatese. I progetti, alcuni dei quali già in partenza, sono stati presentati questa mattina a Tradate dall’assemblea dei sindaci e dal tavolo assessori dell’Ambito Territoriale di Tradate, di cui fanno parte i Comuni di Castelseprio, Castiglione Olona, Gornate Olona, Lonate Ceppino, Venegono Inferiore, Venegono Superiore, Vedano Olona e Tradate.
I progetti, che fanno parte della Missione Inclusione e Coesione del Pnrr, hanno ottenuto un finanziamento, complessivo che sfiora i quattro milioni di euro, somma che dovrebbe sostenerli fino al marzo 2026.
Anziani più autonomi
Quasi 2 milioni e 500mila euro saranno a disposizione per accrescere il grado di autonomia degli anziani non autosufficienti, con un progetto in associazione all’Ambito Territoriale di Azzate.
Il progetto si pone l’obiettivo di favorire il sostegno e la prossimità alle persone anziane non autosufficienti, tutelando il diritto alla continuità delle cure, al mantenimento delle relazioni sociali ed interpersonali, semplificando i percorsi di accesso alle prestazioni socio-sanitarie, per prevenirne il ricovero in casa di riposo. Per l’Ambito di Tradate verranno attivate azioni, per almeno n. 30 persone anziane, volte a rafforzare in modo consistente i servizi di assistenza al domicilio, mantenendo una forte integrazione con i servizi socio-sanitari, tra i quali attivazione di assistenza domiciliare, consegna pasti al domicilio, igiene ambientale, servizi ausiliari/supporto socio-assistenziale sulla base del bisogno, servizi educativi, teleassistenza e monitoraggio. Verranno inoltre proposti interventi di adeguamento degli spazi domiciliari con dotazione di domotica e strumentazione tecnologica al fine di preservare all’anziano non autosufficiente la possibilità di rimanere al proprio domicilio mantenendo una buona qualità di vita.
Percorsi di indipendenza per i disabili
Il progetto punta a sostenere l’indipendenza delle persone con disabilità, fornendo servizi socio-sanitari di comunità per combattere l’isolamento. Tale progettualità sostiene la partecipazione delle persone con disabilità sulla base di percorsi individualizzati e accompagna le famiglie nel processo di “separazione” dal congiunto, nel cosiddetto processo del “Dopo di noi”, ad esempio attraverso l’inserimento in appartamenti di co-housing, sviluppandone le abilità di vita domestica, organizzazione del tempo libero, weekend in autonomia e accompagnamento nell’utilizzo dei mezzi di trasporto. Saranno inoltre attivati strumenti di intermediazione lavorativa ed il reperimento e adattamento di immobili di proprietà privata da destinare al co-housing. Si prevede di attivare almeno 12 progetti individualizzati in co-housing a favore di persone disabili con avvio di percorsi occupazionali.
Per questi progetti il Distretto di Tradate ha ricevuto un finanziamento di 715mila euro.
Sostegno alle famiglie vulnerabili
Ammonta a circa 210mila euro il finanziamento ottenuto per progetti di sostegno alle capacità genitoriali e di prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini.
Il programma – a cui è stato dato il simpatico acronimo Pippi (Programma di interventi per la prevenzione dell’Istituzionalizzazione) – prevede interventi rivolti alle famiglie con figli da 0 a 17anni che affrontano situazioni di vulnerabilità, intesa come condizione che può riguardare ogni famiglia in specifiche fasi del suo ciclo di vita. L’obiettivo è quello di accompagnare le famiglie con un approccio innovativo con interventi volti a “ricomporre un intero”. Il programma tiene in ampia considerazione diverse aree: quella sociale, sanitaria, educativo-scolastica, includendo in tutte le fasi del progetto i bambini e la loro famiglia, per assicurare ai bambini una buona crescita e ai loro genitori di poter rispondere ai bisogni dei loro figli e di vivere una genitorialità piena e soddisfacente. I beneficiari del progetto saranno circa 30 nuclei familiari con minori.
Anziani a casa ma non soli
Un ulteriore pacchetto di misure rivolte agli anziani punta al afforzamento dei servizi sociali a favore della domiciliarità, finanziato con 330mila euro e realizzato in associazione agli Ambiti territoriali di Arcisate e Sesto Calende.
Il progetto punta a sostenere gli anziani in condizione di particolare fragilità e solitudine, a seguito delle dimissioni ospedaliere. Saranno attivati interventi di assistenza domiciliare per almeno 50 ore a persona, realizzati da personale appositamente qualificato, ampliando i servizi a domicilio già attivati dai Comuni, per sostenere e garantire la permanenza al proprio domicilio delle persone anziane.
Lotta al burnout per gli operatori sociali
Il progetto, realizzato insieme all’Ambito territoriale di Arcisate, punta alla prevenzione del fenomeno del burn out per operatori sociali. Si tratta di una sindrome da rapido esaurimento emotivo e fisico ed erosione dell’impegno nel lavoro, risultato dello stress cronico nelle persone che si occupano degli altri esseri umani, in particolare se questi hanno problemi o stanno soffrendo. Per questi interventi sono stati stanziati dal Pnrr 210mila euro.
Cooperare per offrire servizi di qualità
«Sono tutti progetti molto innovativi in quanto prevedono l’applicazione di una metodologia di aiuto alle persone che si fonda sul concetto di capacitazione e, quindi, tutti gli interventi di risposta al bisogno si sviluppano provando a valorizzare e sostenere le competenze che di cui ogni persona è portatrice – è stato spiegato nella conferenza stampa di presentazione – Inoltre è innovativo anche il metodo di costruzione di questi progetti che hanno visto un lungo processo di co-programmazione e co-progettazione con tutte le realtà del terzo settore che hanno risposto all’invito dell’Ambito territoriale di Tradate già in fase di candidatura ai finanziamenti PNRR. Questo stesso metodo verrà applicato anche in fase di attuazione delle azioni progettuali, per potenziare l’efficacia degli interventi connettendo tutte le risorse, pubbliche e private, che operano sul territorio nel campo della cura delle persone».
Sinergia e collaborazione sono la forza di questi progetti, frutto di un lavoro che ha visto in campo le professionalità degli otto Comuni che fanno parte dell’Ambito territoriale di Tradate, consapevoli dell’importanza di mettere insieme le forze e le competenze per potenziare la capacità di risposta ai crescenti bisogni sociali della popolazione, ma anche per garantire una qualità degli interventi sempre più alta.
Tutti i cittadini che vogliono chiedere informazioni aggiuntive ed accedere agli interventi messi a disposizione con questi progetti, possono rivolgersi ai servizi sociali del proprio Comune di residenza.
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