Ortoplastica negli arti inferiori: corso teorico pratico con gli specialisti dell’Asst Sette Laghi
Il corso organizzato dalla Chirurgia Plastica Ricostruttiva, diretta dal Prof. Luigi Valdatta, e dall' Ortopedia/Traumatologia, diretta dal Prof. Fabio D'Angelo

È in programma per il prossimo 16 novembre, a villa Cagnola a Gazzada, il corso teorico-pratico “Ortoplastica negli arti inferiori”, organizzato da ASST Sette Laghi e, in particolare, dalle strutture, entrambe a direzione universitaria, di Chirurgia Plastica Ricostruttiva, diretta dal Prof. Luigi Valdatta, e di Ortopedia/Traumatologia, diretta dal Prof. Fabio D’Angelo.
«L’ortoplastica – spiegano – è un moderno atteggiamento terapeutico di tipo chirurgico che comporta una stretta collaborazione tra chirurghi traumatologi e chirurghi plastici nella gestione, in emergenza/urgenza, di traumi, soprattutto a carico degli arti. Il concetto di ortoplastica rappresenta un moderno approccio integrato tra due specialità chirurgiche, avente come fine il ripristino funzionale degli arti traumatizzati, nel rispetto di quelle che sono le componenti ossee e dei tessuti molli degli arti».
Il convegno ha come scopo quello di istruire i partecipanti in un sempre più frequente impiego di questo tipo di collaborazione chirurgica che, come dimostrato dalla letteratura internazionale al riguardo, si traduce in un vantaggio terapeutico, inteso nel senso di una riduzione nel numero di interventi chirurgici richiesti e in un più rapido ed efficiente percorso di guarigione del paziente traumatizzato.
Il corso si articola in due giornate: la prima, volta ad illustrare i presupposti teorici sottesi all’esecuzione di interventi chirurgici di natura traumatologica e di natura ricostruttiva, la seconda, in cui i discenti potranno impratichirsi con le tecniche chirurgiche in oggetto su modello anatomico reale, presso la sala settoria del servizio di Medicina Legale dell’ASST Sette Laghi.
«Date queste premesse – concludono D’Angelo e Valdatta – si comprende come il corso possa essere di interesse per i giovani medici specialisti e specializzandi delle due discipline, al fine di contribuire a creare una nuova generazione di chirurghi ortoplastici in grado di migliorare il trattamento combinato di pazienti traumatizzati e/o polifratturati».
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