Bambinisenzasbarre offre quattro posti per il servizio civile
L'offerta sarà per lavorare nel settore “Minori e giovani in condizioni di disagio o esclusione sociale”.

Bambinisenzasbarre cerca 4 giovani, tra i 18 e i 29 anni non compiuti, da inserire nel proprio organico. Il termine per presentare la propria candidatura scade alle 14:00 del 15 febbraio 2024.
La domanda deve essere presentata utilizzando lo SPID e collegandosi alla piattaforma DOL, allegando il CV. I percorsi di servizio civile inizieranno nel mese di maggio 2024.
L’Associazione Mosaico, incaricata della selezione dei candidati, organizza incontri online di orientamento facoltativi, a cui si può partecipare compilando questo modulo.
Bando e informazioni per candidarsi disponibili > QUI <.
Per informazioni, Associazione Mosaico, chiamando in orario d’ufficio i numeri delle sedi di:
– Monza, tel. 039 9650 026 – mail info.monza@mosaico.org
– Bergamo, tel. 035 254 140 – mail comunicazione@mosaico.org
– Erba, tel. 031 679 0022 – mail info.erba@mosaico.org
Bambinisenzasbarre Ets è impegnata da oltre vent’anni nella difesa dei diritti dei bambini e in particolare nella cura delle relazioni familiari durante la detenzione di uno o entrambi i genitori (sono 100mila i bambini che in Italia hanno un genitore in carcere e 2,2 milioni in Europa), nella tutela del diritto del bambino alla continuità del legame affettivo e nella sensibilizzazione della rete istituzionale e della società civile.
Bambinisenzasbarre è attiva in rete sul territorio nazionale col suo “Sistema Spazio Giallo” operativo dentro e fuori dalle carceri. Opera direttamente in Lombardia (Milano, Bergamo, Lodi, Voghera, Vigevano, Pavia), in Toscana, Campania e Calabria e supervisiona le attività dei partner in rete a Brescia, Varese, in Piemonte, Marche, Basilicata, Puglia e Sicilia.
Il Sistema Spazio Giallo comprende fra le varie attività la creazione e la gestione, nelle carceri, dello Spazio Giallo, ideato da Bambinisenzasbarre. È uno spazio relazionale di ascolto e sostegno psicologico alle famiglie e in particolare ai bambini che entrano in carcere quotidianamente per incontrare il genitore, un’interfaccia con funzione di mediazione tra il mondo esterno e il carcere.
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