B1 e B2 – colpite affondate: l’onda verde sui social contro i tagli della giunta lombarda per la disabilità grave
Campagna social promossa dalle diverse associazioni del mondo della disabilità. In consiglio regionale plateale protesta dei consiglieri del PD contro i tagli dei finanziamenti alle persone fragili
B1 e B2 colpite e affondate. Le associazioni di pazienti e parenti di persone con disabilità grave hanno lanciato una campagna social che propone, attraverso il modello della battaglia navale, lo scontro che ha affondato il sistema a supporto dei care giver. La campagna, corredata dall’hashtag #b1b2affondate mira a riempire le bacheche per protestare contro i tagli decisi dalla giunta Fontana verso le misure B1 e B2, in particolare il contributo mensile ai care giver.
La campagna social è partita oggi martedì 5 marzo alle ore 12:00 in punto:sulle diverse piattaforme : facebook, twitter, instagram, tik-tok, etc..)
Si tratta di un’iniziativa “no-logo” per aprire alla partecipazione di tutte le associazioni e di tutte le persone così da creare una grande “macchia verde” sui social ed attirare l’attenzione anche di chi non ha il problema o è fuori dal ‘nostro mondo’.
E mentre l’onda verde iniziava la sua diffusione social, nell’aula del Consiglio regionale i consiglieri d’opposizione protestavano in maniera plateale. L’occasione è stata la discussione a un’interrogazione a risposta immediata presentata dal gruppo Democratico:
«Questa giunta non trova lo 0,03% del bilancio per le persone più fragili e per le loro famiglie, è una cosa vergognosa. Lo diciamo dalla fine di dicembre, queste persone non possono essere umiliate da una decisione burocratica e inumana – ha commentato il consigliere regionale del PD, Samuele Astuti, dopo aver protestato in aula, sollevando cartelli insieme a tutto il gruppo democratico contro la decisione della giunta lombarda di ridurre il contributo mensile per i caregiver delle persone con disabilità grave e gravissima. Sui cartelli questa scritta: “PER VOI LA DISABILITÀ VALE MENO DELLO 0,03%”.
«Una Regione come la Lombardia, che vuole essere la prima in Italia, non riesce a trovare lo 0,03% del bilancio regionale a sostegno delle persone più fragili – attacca Astuti – Lo stiamo dicendo dal 28 dicembre, da allora sono stati aumentati i fondi su altri assessorati e non su quella che dovrebbe essere la priorità assoluta per chiunque fa politica, non lasciare soli i più fragili. È mancato il coraggio, ma soprattutto il rispetto della dignità di queste persone e delle loro famiglie».
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