Della Bordella, nuova impresa in Groenlandia: scalata una parete inviolata alta 1.200 metri

Il forte scalatore di Varese, con tre compagni, ha centrato nelle ultime ore disponibili l'obiettivo prefissato di una spedizione in kayak nella quale ha fatto capolino anche un orso polare

matteo della bordella vibram alpinismo

Una delle virtù obbligatorie per uno scalatore o un esploratore è la pazienza. Lo sa bene Matteo Della Bordella, il 40enne alpinista varesino, membro dei Ragni di Lecco, che in carriera ha compiuto innumerevoli imprese soprattutto su pareti di roccia infinite nei posti più isolati del mondo.

La pazienza ha permesso a Matteo a ai tre compagni di avventura (gli svizzeri Silvan Schupbach e Alex Gammeter e il francese Symon Welfringer) di attendere il più a lungo possibile per centrare l’obiettivo che si erano prefissati per la spedizione che stanno affrontando in Groenlandia. Quando infatti tutto sembrava svanire – Della Bordella aveva comunicato di avere quasi terminato i viveri – il meteo ha concesso una finestra utile al quartetto che è riuscito ad affrontare la parete prescelta, una big wall che misura circa 1.200 metri in verticale.

Il luogo dell’impresa si trova a circa 300 chilometri da Tasiilaq, piccola ma celebre località da dove prendono il via numerose spedizioni dirette nelle parti meno battute della costa Est della Groenlandia. Tutto ciò grazie anche all’appoggio dell’esploratore italiano Robert Peroni, che si è stabilito lì ed è divenuto un punto di riferimento per chi batte quelle zone.

Da Tasiilaq, ripetendo uno schema già adottato negli anni scorsi, Della Bordella e compagni si sono mossi in kayak, contando solo sulle proprie forze senza aiuti “meccanici”, portando con sé tutto l’occorrente (viveri, attrezzature per l’accampamento, strumenti per l’arrampicata…) per portare a termine l’impresa.

Conclusa la parte in kayak i quattro – sbarcati dove fino a cinquant’anni fa c’era un ultimo avamposto abitato – hanno raggiunto a piedi la parete ma hanno dovuto rinunciare a un primo tentativo a causa dei fortissimi venti che spazzavano la parete e di una scarica che ha tranciato una corda. Una condizione, quella del vento, che si è ripetuta per giorni fino a quando eolo ha rallentato la sua forza e ha concesso un’occasione che Della Bordella, Schupbach, Gammeter e Welfringer hanno sfruttato. La nuova via misura come detto circa 1.200 metri ed è stata coperta con 35 tiri fino a una difficoltà catalogata come 7b.

Nei giorni precedenti al tentativo andato a buon fine, i quattro alpinisti hanno anche ricevuto una visita particolare, quella di un grosso orso polare fotografato a poche decine di metri dal campo base. Il grosso animale si è allontanato in autonomia dopo avere visto gli uomini ma la sua presenza ha dato un ulteriore tocco di fascino a un’avventura che si è svolta con modalità altamente sostenibili, come nello stile di Della Bordella. I quattro esploratori hanno quindi intrapreso il viaggio di ritorno a bordo dei propri scafi, in direzione di Tasiilaq.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

VareseNews è da anni una realtà editoriale, culturale e sociale fondamentale per il territorio. Ora hai uno strumento per sostenerci: unisciti alla membership, diventa uno di noi.

Pubblicato il 22 Agosto 2024
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.