Pirandello, Puccini e I Legnanesi sullo stesso palco. La nuova stagione del Sociale di Busto Arsizio ne ha per tutti
Oltre all'opera (la Tosca) e alla prosa (Otello) spazio anche a spettacoli più leggeri con la stagione di AD Management che porterà cabaret, musica, musical e molto altro
L’anno scorso la stagione del teatro Sociale Delia Cajelli di Busto Arsizio non si era chiusa nel migliore dei modi, a causa dei danni causati dalla pioggia al tetto e le conseguenti infiltrazioni ma dopo un’estate di lavori (costati 30 mila euro) la struttura di proprietà della Fondazione Comunitaria del Varesotto è pronta a ripartire tra lirica, prosa e spettacoli più commerciali.
Il teatro sociale di Busto Arsizio: 133 anni di legami con la città
Il presidente Luca Galli, con accanto il presidente della fondazione Maurizio Ampollini e l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli, ha sottolineato come lo storico teatro cittadino (133 anni) «abbia un forte legame con la città e le scuole. Bambini e studenti sono molto coinvolti in ogni ambito». Galli cita gli spettacoli per i bambini de l’Arca di Noe ma ricorda anche il coinvolgimento degli istituti scolastici di ogni ordine e grado sia per gli allestimenti delle scenografie che per la scuola di teatro e l’opera.
La stagione della prosa al teatro sociale di Busto Arsizio
Anche quest’anno la stagione di prosa è nella mani di Federico Grassi che racconta i progressi fatti: «Prosegue la formazione con la scuola di teatro Delia Cajelli che sta creando il nucleo di attori che fanno parte della compagnia stabile del teatro; una realtà affermata con una produzione, una formazione e un nucleo di attori».
Quest’anno verrà prodotto e messo in scena l’Otello e verranno riproposte le Giornate Pirandelliane dopo aver inanellato un importante successo con Uno, nessuno, centomila che verrà esportato a Madrid): «Due o tre allievi che l’anno scorso hanno frequentato la scuola di teatro debutteranno nell’Otello». Per Grassi è la chiusura di un cerchio. Il direttore artistico ha voluto rivalutare anche il ridotto al piano superiore con cinque appuntamenti.
L’opera al teatro sociale di Busto Arsizio
Il maestro Beretta, che si occupa della parte operistica ormai fiore all’occhiello della città: «A tre anni dal primo spettacolo siamo ancora qua con un pubblico in crescita e una buona critica che ci sta sostenendo. Il tutto con artisti giovani e mezzi risicati ma soprattutto grazie anche al regista Alberto Oliva». Quest’anno verrà portata in scena la Tosca di Puccini per chiudere il centenario dalla morte con artisti che saranno selezionati da BA Lirica Voice, il talent della lirica che attira giovani cantanti non solo dall’Italia ma anche dall’estero. Altra novità sarà la collaborazione con accademia Adas per tre appuntamenti in piazza San Giovanni: un concerto di arie celebri, una selezione di duetti celebri tratti dal Macbeth e una selezione di brani e duetti dal Don Giovanni di Mozart.
Dietro le quinte di prosa e lirica c’è il regista stabile del teatro, Alberto Oliva: «Credo che stiamo facendo un ottimo lavoro sia nella prosa che nell’opera. Questi tre anni di collaborazione sono stati preziosi e stanno dando frutti importanti». Tra questi l’ambito premio Marquez per Grassi e Oliva.
Per i più piccoli è stata presentata la rassegna piccoli applausi con tre appuntamenti per bambini e famiglie con l’Arca di Noe di Noemi Bassani. (qui il programma e le informazioni sui biglietti)
Giornalismo, cabaret, musica e balletto al teatro sociale di Busto Arsizio
La novità di quest’anno è la stagione degli spettacoli più commerciali organizzata con Ad Management di Alessandro De Luigi e Filippo De Sanctis, provenienti dalla positiva esperienza al teatro di Varese. A loro il compito di organizzare la parte più leggera della stagione con 40 appuntamenti dal 18 ottobre al 31 maggio che vedranno comici, giornalisti, musical, concerti in un calendario con nomi come Travaglio, Buffa e Galimberti tra i giornalisti; Elio, Banco del Mutuo Soccorso e tributi a Dalla, De Andrè e Queen per la musica; Sgrilli, Caccamo e Cacioppo tra i comici ma anche musical natalizi, il balletto di Milano con lo Schiaccianoci e l’immancabile show de I Legnanesi. www.bustoinscena.it
Soddisfatto il presidente Maurizio Ampollini: «Si mette insieme il diavolo con l’acqua santa ma non c’è niente di nuovo sotto il sole, lo si faceva anche nell’antica Grecia. Formule più commerciali hanno il pregio di far conoscere il teatro anche a chi solitamente non varca questa soglia – e aggiunge -. Questo teatro è un valore in più per la città e per la provincia perchè fa cose che solitamente si trovano solo nelle grandi città e per questo ha bisogno di essere sostenuto».
L’assessore alla Cultura Manuela Maffioli, a tal proposito, ricorda che «La notizia è che il teatro ha riaperto. Il patto si rafforza quando gli impegni si mantengono. Fondazione comunitaria del Varesotto ha confermato di crederci e il comune non si tira indietro. Detto questo rimango convinta che chi fa impresa culturale in Italia abbia un merito importante che genera ricchezza sul territorio anche dal punto di vista economico. Saper attirare pubblico anche da fuori città è segno che la strada, anche se faticosa, intrapresa in questi anni è quella giusta».
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