Da Casa Savoia a Bodio Lomnago: il viaggio straordinario della Fiat Torpedo del Re rivive in un libro
L’auto che ha attraversato la storia d’Italia, salvata dalla famiglia Bacelliere e raccontata da Marco Linari, è stata protagonista di pagine di storia tra la monarchia e la repubblica

A Bodio Lomnago, sulle rive del Lago di Varese, rivive una pagina dimenticata della storia italiana grazie ad Alcinoo, la Fiat Torpedo 2.8 del 1939 commissionata da Vittorio Emanuele III per Casa Savoia. Questa vettura, che ha ospitato sovrani, dittatori e presidenti, è la protagonista del nuovo libro del prolifico giornalista e scrittore Marco Linari, “L’ultima macchina del Re”, che ne racconta le vicende attraverso ricordi e immagini.
La storia dell’auto è affascinante: voluta dal monarca e utilizzata per rappresentanze di alto livello, ha visto a bordo figure come Benito Mussolini, Adolf Hitler, Umberto II, Evita Perón e Charles De Gaulle, divenendo un simbolo di transizione tra Monarchia e Repubblica. Dimenticata in un deposito Fiat, è stata salvata negli anni ’70 da Raffaele Bacelliere e della sua famiglia da tempo simbolo di motori a Bodio Lomnago, che oggi la conserva e la valorizza.
Con la prefazione del principe Emanuele Filiberto di Savoia, che la definisce un mezzo capace di raccontare la storia d’Italia, e l’introduzione diìell’ex sindaco di Milano Gabriele Albertin, che la descrive come «una perla unica», il libro è un tributo a un patrimonio storico inestimabile. Oggi Alcinoo è esposta al Museo Onda Rossa di Caronno Pertusella e utilizzata in prestigiose cerimonie, grazie alla passione dei Bacelliere.

Un volume imperdibile, disponibile su Amazon, che invita a riscoprire il fascino dei motori d’epoca e la memoria di un’Italia che si evolve, attraverso i sedili di un’auto leggendaria.
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