Costi sanitari alle stelle e spesa pro capite bassa: i rischi del sistema sanitario secondo Luca Croci di Gimbe

Il delegato territoriale della Fondazione esamina la situazione attuale del sistema sanitario nazionale e individua i pericoli evidenti e latenti che si corre

ospedale di busto

La tenuta del sistema sanitario pubblico preoccupa. Le differenze tra regioni, l’autonomia differenziata, i LEA più o meno ampi, la migrazione sanitaria, la carenza di personale. Sono tante le crepe del modello di sanità universale, equa e uguale che la nostra Costituzione indica nell’articolo 32.

L’allarme lo ha lanciato ieri, nel corso di un incontro con la stampa, la Fondazione Gimbe di Nino Cartabellotta. Un pericolo che anche il referente di Gimbe per la provincia di Varese Luca Croce rilancia: «La spesa sanitaria è in crescita. I cittadini si stanno impoverendo per garantirsi la salute. Contemporaneamente, cresce la spesa “out of pocket”, quella privatistica ».

La spesa sanitaria si è impennata dopo il Covid

La spesa per il fabbisogno sanitario si è impennata: mentre tra il 2010 e il 2019 si era registrato un aumento di 8,2 miliardi, tra il 2020 e il 2022 l’incremento è stato di oltre 11,6 miliardi, complice il covid, ma anche una volta tornati a regime, tra il 2023 e il 2024, i costi sono schizzati aumentando di 8,7 miliardi di euro arrivando a quota 135,7 miliardi di euro.

Nei prossimi anni, il Governo ha assicurato fondi in crescita ma la spesa sanitaria rispetto al PIL rimane invariata al 6,2% ( nei soli anni 2024 e 2025 si è toccato quota 6,3%). In concreto si tratta di variazioni in termini percentuali del 2,9% quest’anno, del 2,15 nel 2026 e dell’1,7% nel 2027.

Nel 2023 la spesa sanitaria è stata di 176,2 miliardi di euro

Nel 2023, la spesa sanitaria è stata di 176,2 miliardi di euro di cui 130,3 miliardi a carico dello Stato, 40,6 miliardi dei privati e 5,2 miliardi intermediata.

Tra il 2022 e il 2023, la spesa privata è aumentata del 10,3%,  passando da 36,8 miliardi a 40,6 miliardi.  In aumento anche la quota intermedia + dell’11,8%.

4,5 milioni di cittadini hanno rinunciato alle cure

Nel 2023 il 16,7% ( 4,2 milioni ) delle famiglie italiane ha contenuto la spesa sanitaria, mentre nel 2023 il 7,6% della popolazione (4,5 milioni di cittadini) ha rinunciato a curarsi, 600.000 in più rispetto all’anno precedente.

C’è poi un ulteriore dato preoccupane: la spesa per la prevenzione è diminuita del 18,6%.

L’Italia fanalino di coda nel G7 per spesa sanitaria

A livello dei paesi OCSE, l’Italia spende in sanità il 6,2% del PIL contro la  media del 6,9%. Anche in termini monetari: mentre la spesa pro capite media è di 4,174 dollari, in Italia è di 3574 dollari. L’ Italia è fanalino di coda tra i paesi del G7 quanto a spesa pubblica pro capite: dai 7300 dollari della Germania, ai 5900 della Francia, arriviamo ai 3500 dell’Italia. Anche la Gran Bretagna, dopo il covid ,ha incrementato notevolmente arrivando a quasi 5000 dollari.

luca croci malnate

(Luca Croci delegato territoriale di Fondazione Gimbe)

Il sistema assicurativo è sostitutivo: si rischia il cambio del modello di SSN

« In Italia assistiamo a un incremento della sanità privata coperta da assicurazioni – fa notare Luca Croci – si tratta, però, di un sistema non integrativo ma sostitutivo. Mi spiego, gli italiani utilizzano le coperture assicurative per eseguire quelle visite o quegli esami che non possono ottenere dalla sanità pubblica. Così facendo si va verso un progressivo indebolimento del SSN: rischiamo un’evoluzione naturale dello status quo con il cambio di paradigma».

La campagna lanciata dalla Fondazione Gimbe #SalviamoSSN mira proprio a salvaguardare il modello che trova la sua radice nell’Art 32 della Costituzione: « I cittadini sono chiamati a fare la propria parte– ammonisce Croci –  Devono essere maggiormente consapevoli del valore del nostro SSN, imparare a utilizzarlo meglio, senza sprechi o errori, rispettandolo come bene assoluto della nostra società».

Per chi volesse approfondire l’iniziativa in difesa del SSN può scrivere al delegato provinciale della Fondazione Gimbe Luca Croci: varese@salviamo-ssn.it

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.

Pubblicato il 18 Febbraio 2025
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