Dodici consiglieri comunali contro la Tarip, raccolta firme sabato 12 aprile

I cittadini sono chiamati a firmare una petizione promossa dal “Gruppo Intercomunale per i Cittadini” (GIC), composta da rappresentanti di sette Comuni della provincia di Varese – Bodio Lomnago, Besnate, Casale Litta, Castiglione Olona, Jerago con Orago, Oggiona con Santo Stefano e Sumirago. L'appuntamento è in piazza a Jerago con Orago e a Bodio Lomnago dalle 8 alle 19

Generico 07 Apr 2025

Una mobilitazione contro la nuova TARIP prenderà forma sabato 12 aprile, quando i cittadini saranno chiamati a firmare una petizione promossa da dodici consiglieri comunali del “Gruppo Intercomunale per i Cittadini” (GIC), composta da rappresentanti di sette Comuni della provincia di Varese – Bodio Lomnago, Besnate, Casale Litta, Castiglione Olona, Jerago con Orago, Oggiona con Santo Stefano e Sumirago . L’appuntamento è in piazza a Jerago con Orago e a Bodio Lomnago dalle 8 alle 19.

I promotori – Salvatore Marino, Andrea Panfili, Davide Biganzoli, Mara Tamantini, Enzo Lazzetera, Pasquale Ubaldo Carozzo, Riccardo Cattaneo, Milena Rizzo, Luca Marzoli, Katia Cenci, Nadia Dal Secco e Pasquale D’Alessio – contestano l’approvazione da parte dell’assemblea dei soci COINGER della nuova tariffazione puntuale (TARIP), definita “iniqua, poco trasparente e dannosa per i cittadini e le attività produttive”.

“Gli Amministratori di COINGER hanno raccontato per anni che con il passaggio dalla TARI (Tassa Rifiuti) alla TARIP (Tariffa Puntuale di Bacino) avremmo pagato in modo più equo il servizio di raccolta rifiuti, in funzione della quantità prodotta da ciascuno. Il 30 gennaio scorso questa promessa è stata disattesa dal voto con cui 17 Sindaci, su un totale di 22 Comuni soci di COINGER, hanno approvato la TARIP 2025 nella recente Assemblea dei Soci COINGER. Nonostante il maggior inquinamento nei boschi e il livello molto basso di soddisfazione dei cittadini, la maggioranza dei Sindaci soci ha finora votato a favore tutte le proposte dell’Amministratore Unico, incurante delle ricadute su cittadini ed aziende”. Si legge nel comunicato diffuso dal GIC. La Tarip è stata approvata dall’Assemblea dei soci con l’astensione dei Comuni di Crosio Della Valle, Daverio, Albizzate e Mornago e il voto contrario di Buguggiate. 

Una delle critiche principali rivolte dai dodici consiglieri riguarda l’eccessivo peso della quota fissa, che resta invariata anche per chi non usufruisce del servizio di raccolta: “Negli ultimi mesi è stato più volte decantato che “chi meno produce rifiuti, meno paga”. Oggi ci ritroviamo con una TARIP la cui parte variabile, quella realmente influenzata dalla quantità di rifiuti prodotta dal singolo cittadino/utente, pesa meno del 15% della tariffa complessiva. Si arriva al paradosso che, non esponendo mai alcun rifiuto e non usufruendo quindi del servizio, si paga comunque almeno l’85% come quota fissa. Esattamente come quando era una tassa che entrava direttamente nelle casse dei Comuni. La differenza sostanziale oggi è che i Comuni da padroni sono diventati clienti e devono anch’essi pagare a COINGER. Oggi i costi dei rifiuti prodotti da palestre, scuole, uffici comunali, sono direttamente coperti dalle casse comunali con un aggravio di spesa”.

Continua il comunicato del Gruppo Intercomunale per i Cittadini: “Le attività produttive come bar, ristoranti e pizzerie presenti sul nostro territorio sono state penalizzate, con aumenti della tariffa rifiuti 2025 fino al 300% in più di quanto pagato nel 2024”.

“Era così necessario rafforzare la “società in-house” COINGER, fino a farla diventare un carrozzone che si limita ad appaltare il servizio raccolta rifiuti ad un fornitore privato? Non sarebbe stato meglio pensare ad una convenzione diretta tra Comuni per appaltare il servizio direttamente ad un fornitore specializzato, saltando l’intermediazione di COINGER che costa oltre 2 milioni di EUR all’anno? Perché l’interesse di pochi ha di nuovo prevalso sull’interesse diffuso dei 90.000 residenti? Sabato 12 aprile scenderemo in piazza nei nostri Comuni per raccogliere le opinioni dei cittadini e le loro firme per una petizione che  testimoni quanto sia sentita l’esigenza di un intervento correttivo radicale, che semplifichi ed abbatta i costi aumentati di ben oltre il 100% in 6 anni.
Come ammesso dalla stessa COINGER “i dati indicano che a pagare di più rispetto al precedente sistema saranno le mono-utenze, ovvero chi vive da solo in una casa di pochi metri quadrati”. A noi Consiglieri Comunali membri del GIC risulta evidente che con questa scelta i Sindaci, anche quelli di aree politiche storicamente più attente al sociale, abbiano mancato di tutelare i cittadini più deboli”.

Prosegue il comunicato: “Se guardiamo ai Comuni al di fuori di COINGER, tutti quelli che hanno iniziato ad applicare la TARIP (Varese, Legnano, etc) continuano a far pagare anche in base al criterio dei “metri quadri a persona”, e monitorano solo la RUR, ovvero il sacco viola. Essere i primi e gli unici in Italia ad applicare il metodo di misurazione di tutte le frazioni ha portato a qualche vantaggio economico o ambientale? Non sembra proprio. COINGER esiste dal 1965 e già molto prima dell’introduzione della TARIP era riconosciuto come un consorzio virtuoso, o meglio “riciclone” con percentuali di raccolta differenziata tra le più alte in Italia. Che bisogno avevamo di stravolgere così tanto l’impostazione, a svantaggio dei cittadini, per incrementare solo del 5-10% in più la quota di rifiuti riciclabili?”

L’obiettivo della raccolta firme è chiedere un intervento urgente che porti a una semplificazione del sistema e a una riduzione dei costi: “In conclusione, chiediamo ai Sindaci COINGER di prendere atto che questo sistema non funziona, e di intervenire prontamente per porvi rimedio”.

Nei prossimi giorni i consigli comunali saranno chiamati ad approvare le nuove tariffe: il dibattito si preannuncia acceso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Aprile 2025
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