Fermato nella notte a Luino il sospettato dell’omicidio del 57enne
Si tratta del figlio della vittima, che dopo i fatti ha avuto una colluttazione col fratello in strada ed è stato bloccato dai militari. Rilievi dei carabinieri fino a tarda notte. Sotto shock la madre dell'arrestato ed ex moglie della vittima
È stato fermato nella notte con l’accusa di omicidio volontario Francesco Rezzonico, il giovane di 25 anni accusato di aver ucciso il padre Boris nel tardo pomeriggio di domenica 6 luglio. L’arma del delitto, un coltello da cucina, è stata trovata e sequestrata dai carabinieri, così come il portafogli e il cellulare della vittima, effetti personali rinvenuti nell’appartamento al secondo piano della casa al civico 39 di via Vittorio Veneto.
Si tratta di un immobile di non recente costruzione, con scale in pietra, dove abitava la ex moglie della vittima e madre dei due figli adottivi che, insieme al padre, risiedevano invece a Lugano. I carabinieri attribuiscono quanto accaduto a una lite familiare, pare per «futili motivi», ma saranno le verifiche sulle sommarie informazioni testimoniali raccolte a confermarlo.
La lite sarebbe avvenuta verso le 19 di domenica, quando il giovane ha sferrato un solo fendente, molto profondo, che ha raggiunto il petto della vittima, la quale non ha avuto scampo. Poi ha cercato di abbandonare la casa. È sceso dalle scale per uscire dallo stabile, ma – secondo alcune testimonianze raccolte sul posto – sarebbe avvenuta una violenta lite, una colluttazione col fratello dell’omicida.
In quel momento le grida in strada hanno attirato l’attenzione di alcuni vicini di casa, che hanno chiamato i carabinieri, i quali sono subito intervenuti: una giovane marescialla e un collega hanno bloccato i due, fatti stendere a terra e immobilizzati. Poi il sospettato è stato portato in caserma, dove nella notte è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto dal pubblico ministero Carlo Parodi della Procura della Repubblica di Varese.
La squadra Rilievi dei carabinieri ha lavorato fino a tarda notte (nella foto), quando dalla Procura di Varese è arrivato il nulla osta per la rimozione della salma, ora a disposizione del medico legale di Varese che eseguirà l’autopsia.
Sotto shock la madre dell’arrestato ed ex moglie della vittima.
Sul fatto procedono i militari della Stazione di Luino, i primi ad essere intervenuti sul posto e che hanno coadiuvato il lavor dei colleghi del reparto Operativo di Varese.
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