Il ricordo di Laura Prati dodici anni dopo. Guardando al futuro

Il 2 luglio 2013 la sparatoria in municipio: la sindaca morì due settimane dopo. Il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze porta il suo nome e porta avanti le sue idee

A distanza di dodici anni, a Cardano al Campo si ricordano la sindaca Laura Prati e ‘i tragici fatti” del 2 luglio 2013 (qui la cronaca di quel giorno), quando un dipendente comunale sparò al vicesindaco Costantino Iametti e a Prato, che morì tre settimane dopo.

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Cardano al Campo ricorda i fatti del 2 luglio 2013 4 di 11

C’erano molti dei presenti quel giorno: il marito di Laura Prati Pino Poliseno, i figli Massimo e Alessia, il vicesindaco Costantino Iametti che rimase ferito, Angelo Bellora che alle elezioni successive sarebbe divenuto sindaco.

Con loro anche una serie di amministratori del territorio: il sindaco di Somma Stefano Bellaria, Mirko Scandroglio vicesindaco di Arsago, il primo cittadino di Samarate Alessandro Ferrazzi, il vice di Lonate Pozzolo Andrea Colombo.

Una commemorazione di fatti che si allontanano nel tempo, ma anche uno sguardo sul futuro.

“Sono passati 13 anni e la proposta di quest’anno è quella di cercare di trasformare questo momento che è così tanto triste per tutti in un momento con una visione un po’ più un po’ più aperta, un po’ più positiva” ha detto il sindaco Lorenzo Aspesi.
“Perché nella Laura che io conoscevo prevaleva il sorriso prevaleva l’impegno e dunque parlandone con con i ragazzi e le ragazze del CCR abbiamo pensato di spostare un po’ l’attenzione dalla tristezza del momento verso verso un momento di speranza”.

“Donna straordinaria, esempio di impegno civile, che hai voluto insegnare anche a noi ragazzi il valore della legalità” ha detto il sindaco dei ragazzi e ragazze Federico Ragolia.
“Sento l’onore e la responsabilità di portare avanti le idee che ci hai trasmesso: idee che ci rendono protagonisti attivi nella vita della nostra città, cittadini consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. La legalità, ci hai insegnato, non si impone. Si sceglie. Si sceglie quando si impara a conoscere se stessi, a rispettare gli altri, a riflettere sulle regole sociali e a comprenderne l’importanza non perché si è obbligati, ma perché si riconosce il loro valore per il bene comune. Per questo, il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze che porta il tuo nome è per noi molto più di un’istituzione: è un modo per renderti viva ogni giorno”.

“Il 20 febbraio 2025 è una data che porteremo nel cuore” ha aggiunto Giulia Becciu, sempre del CCR.
“Per la prima volta, il Consiglio Comunale degli adulti ha approvato all’unanimità la nostra mozione contro la violenza sulle donne. Era stata presentata già dai due CCRR che ci hanno preceduto, ma non era mai arrivata al voto.
Noi ci abbiamo creduto. Abbiamo perseverato.
E finalmente siamo stati ascoltati”.

Altro progetto è stato l’accompagnamento (“grazie a un gesto di solidarietà, il nostro mercatino di Natale del 2023”) nella nascita di un nuovo Consiglio comunale Ragazzi e ragazze a Campi Bisenzio, in Toscana, sull’esempio di quello cardanese.
“Un’idea che è diventata un modello. Un progetto che si moltiplica” ha detto Claudio Sironi, un altro dei ragazzi coinvolti.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 02 Luglio 2025
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