Sesto Calende dice addio a Maddalena Gazzetta, fu testimone oculare dell’eccidio di Borgo Ticino

Si è spenta a 89 anni: il 13 agosto 1944 suo zio Giovanni Fanchini fu una delle 12 vittime dei rastrellamenti nazifascisti. Nel 2022 Borgo Ticino ha vinto una causa civile anche grazie a chi, come lei, ha scelto di non dimenticare e lottare per la giustizia

Maddalena Gazzetta

La chiesa di San Donato all’Abbazia di Sesto Calende ha dato nella mattina di venerdì 10 ottobre l’ultimo saluto a Maddalena Gazzetta, scomparsa all’età di 89 anni.

La sua è stata la vita di una donna attenta, partecipe e profondamente legata al proprio territorio. La sua testimonianza è rimasta tra le più preziose per la ricostruzione dell’eccidio nazifascista di Borgo Ticino del 13 agosto 1944, una delle pagine più tragiche della storia locale legate all’occupazione nazifascista e alla resistenza.

(video realizzato da Sedotti nelle parole nel 2012, tra gli intervistati anche le sorelle Gazzetta)

All’epoca Gazzetta aveva solo otto anni e quando assistette all’esecuzione di dodici civili rastrellati per rappresaglia dopo il ferimento di quattro soldati tedeschi. Tra le vittime c’era anche Giovanni Fanchini, suo zio, insieme al sestese Cesare Tognoli. Maddalena e la sorella Giovanna Gazzetta, oggi presidente dell’Anpi di Sesto Calende, hanno custodito e tramandato per decenni quel ricordo, sostenendo ogni passo verso la verità e la giustizia.

Il suo contributo è stato determinante per la raccolta delle testimonianze che portarono, nel 2012, alla condanna all’ergastolo di Ernst Wadenpfuhl, ex sottotenente di vascello e unico imputato ancora in vita al momento della sentenza. Wadenpfuhl morì in Germania poche settimane dopo la condanna, emessa in contumacia dal tribunale militare di Verona.

Nel 2022, il Comune di Borgo Ticino ha poi vinto la causa civile contro la Repubblica Federale di Germania per un valore di 400mila euro: un risarcimento dal profondo valore morale, ottenuto anche grazie all’impegno di chi – come Maddalena Gazzetta – ha scelto di non dimenticare.

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Pubblicato il 08 Ottobre 2025
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