“La compagnia aerea ce la compriamo noi!”
Un gruppo di dipendenti Livingston si lancia in un'impresa affascinante e coraggiosa: "congelare" i crediti su stipendi arretrati e TFR per rilevare la compagnia
«La compagnia aerea ce la compriamo noi, piloti, hostess e tecnici. E la facciamo ripartire». È una scommessa senza precedenti, almeno in Italia: un gruppo di dipendenti di Livingston, messi in Cassa Integrazione da quasi un anno, ha inviato al commissario straordinario Daniele Discepolo una formale manifestazione di interesse per l’acquisto della compagnia, o di un suo possibile ramo d’azienda (nella foto sotto, una delle prime manifestazioni dei dipendenti, un anno fa).
I dipendenti si sono resi disponibili a congelare i propri crediti insinuati al passivo (essenzialmente, gli stipendi arretrati da mesi) ed il TFR lasciato in azienda, per creare una linea di credito presso istituti bancari, da affiancare alla garanzia fidejussoria (9,8 milioni di euro) deliberata dal Ministero dello Sviluppo Economico, "per rilanciare – dice il comunicato ufficiale – la compagnia in modo competitivo nel mercato aereo nazionale, consentendo il mantenimento in vita di risorse umane, capacità imprenditoriali e di un’azienda importante per il territorio lombardo e per il trasporto aereo italiano". Se l’operazione andasse a buon fine "consentirebbe inoltre il re-impiego in tempi ragionevoli della quasi totalità del personale Livingston" attualmente in cassa integrazione.
«Siamo almeno 130 dipendenti, di ogni settore, soprattutto di volo, piloti e assistenti, ma anche personale di terra» ci spiega ancora un pilota. «Da un lato ci sono i TFR che sono soldi reali dovuti dall’Inps, dall’altro dobbiamo raccogliere la disponibilità delle banche sui nostri crediti insinuati al passivo»
La presenza di tante figure professionali consentirebbe di ripartire anche in tempi brevi, con le necessarie competenze per far funzionare in pieno la compagnia. L’esperimento è inedito in Italia, ma «a livello mondiale esistono dei precedenti di compagnie rilevate e gestite dai dipendenti. Il nostro obbiettivo è rendere davvero produttive e appetibile la compagnia». In questo modo si potrebbero trovare anche altri finanziatori, imprenditori convinti della bontà del progetto: essendo le necessarie operazioni finanziarie ancora parzialmente incomplete, anche a causa dello stretto lasso temporale concesso dal bando in oggetto, "è stata richiesta al Commissario Straordinario la concessione di una proroga, in modo da poter perfezionare l’offerta irrevocabile e munirla delle garanzie richieste. Ci auguriamo che i precedenti, relativi a proroghe già concesse in passato a proposte di acquisto a suo tempo avanzate, ci consentano di poter disporre del tempo necessario". I dipendenti sono convinti che la loro offerta possa anche convivere con altre (non a caso parlano di poter rilevare anche solo "un ramo d’azienda"), ad esempio con una offerta di Air Italy per solo una parte del lungo raggio.
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