Lo stipendio del parlamentare? Controllalo su Internet
Radicali e Valigia Blu propongono di portare sul web la "Anagrafe pubblica degli eletti", come avviene in Inghilterra: "una wikileaks per eletti e nominati"
Una legge che renda trasparenti guadagni, attività e risultati ottenuti dai politici. È la proposta – ispirata a quanto succede nel mondo anglosassone – che viene dai Radicali italiani e da Valigia Blu: una "Anagrafe pubblica degli eletti" messa a disposizione sul web, così che si possa controllare l’operato dei singoli parlamentari, europarlamentari, amministratori locali. Una "Wikileaks degli eletti e dei nominati", l’hanno chiamata.
La campagna rilancia quella promossa dai Radicali nel 2008 "per la riforma in direzione anglosassone della trasparenza nelle istituzioni politiche italiane ed europee con l’idea di pubblicare su internet i dati riguardanti le presenze, lo svolgimento dei lavori, i risultati, gli stipendi, gli emolumenti, le consulenze, i pagamenti, di tutti i politici eletti e di tutte le persone che ricoprono un ruolo politico pubblico". Il principio è quello degli "open data", sistema che già ha dato modo a Rita Bernardini ed Emma Bonino di rendere disponibili, online, gli estremi delle collaborazioni e delle consulenze di Camera e Senato con relativi elenchi delle ditte con le quali sono in corso contratti di lavori, forniture e servizi. Il fine: "Pubblicare online i dati patrimoniali dei deputati e senatori", affinché sia "possibile conoscere non solo reddito, pensione, rimborsi spese di ogni parlamentare, ma anche le sue proprietà immobiliari, i pacchetti azionari che detiene, gli incarichi che ricopre in consigli di amministrazione e altri organismi, le sue spese elettorali".
Naturalmente c’è un ostacolo: appellandosi alla legge sulla privacy, deputati e senatori potrebbero rifiutare di rendere pubblici i dati richiesti. "Se saremo in tanti, deputati e senatori non potranno sottrarsi dal dare il loro personale contributo alla trasparenza della politica e delle istituzioni" scrivono però i promotori dell’iniziativa.
Per aderire si può firmare la petizione e inviare una email ad un parlamentare selezionato in automatico per te dal "Wikileaks degli eletti e dei nominati". "Una trasparenza a portata di click, per ogni cittadino". Sul sito del progetto openpolis sono sin da ora consultabili le dichiarazioni patrimoniali dei deputati (7,14% del totale) che già hanno prestato il proprio consenso alla pubblicazione.
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