“Acqua di casa mia”: parte la campagna di Coop
“Invitiamo i nostri soci e consumatori a riflettere: scegli l’acqua del rubinetto o proveniente da fonti vicine"
Quasi duecento litri di acqua bevuti a testa all’anno di acqua minerale (primi in Europa e terzi nel Mondo, dietro agli Emirati Arabi e al Messico) con l’impiego di 480.000 tir. Numeri impressionanti che stanno alla base di “Acqua di casa mia” la nuova campagna consumerista di Coop perfettamente in linea con l’impegno ambientale che caratterizza da sempre la prima catena della grande distribuzione italiana e assolutamente innovativa nei contenuti. “Proprio chi è leader ha più responsabilità degli altri e noi con questa campagna vogliamo giocare il ruolo di apripista, sperando che altri ci seguano -spiega Vincenzo Tassinari, presidente Consiglio di Gestione di Coop Italia- Sappiamo che da soli non possiamo risolvere un problema di tale portata, che ha un peso non indifferente sullo stato di salute dell’ambiente in cui tutti viviamo, ma come è già avvenuto in passato, ad esempio negli anni Ottanta quando per primi lanciammo una campagna per eliminare i fosfati dai detersivi o più recentemente con la sostituzione degli shoppers di plastica da noi iniziata nella primavera del 2009 e pressoché completata, se la sfida è giusta anche gli altri ti seguono”.
Le azioni concrete di Coop- Intanto Coop ha lavorato concretamente sul proprio prodotto a marchio. In primo luogo sul packaging riducendo già nel 2009 la grammatura delle bottiglie rispetto a quella del 2007, in percentuale variabile dal 13 al 20% (a seconda dei diversi impianti di imbottigliamento); nel complesso l’operazione di sgrammatura ha prodotto un risparmio all’anno di 3300 tonnellate di CO2. Poi, in coerenza con la campagna, da un mese ha raddoppiato le fonti di approvvigionamento della propria acqua a marchio aggiungendo alle 2 fonti originarie(sorgente Grigna in provincia di Lecco e monte Cimone in provincia di Modena) le sorgenti Valcimoliana (Pordenone) e Angelica (Perugia). La disponibilità di 4 fonti (ma si sta lavorando per individuarne un’altra al Sud) permetterà di ottenere, a regime, una riduzione della distanza media che le bottiglie devono compiere di circa il 12%. Su scala annuale significa 235.000 chilometri in meno, pari a 388 mila chilogrammi di CO2 non emessi. Infine ha inserito in assortimento una caraffa filtrante a marchio Coop per uso domestico. Per quanto infine riguarda gli assortimenti. “Sulle acque minerali di marca –afferma Tassinari- è iniziato un confronto costruttivo con l’associazione e le industrie. Le acque minerali continueranno a stare sui nostri scaffali, ma l’obiettivo è quello di costruire un’offerta chiara, trasparente, conveniente tutti i giorni che permetta al consumatore di scegliere consapevolmente”.
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