In sciopero i lavoratori dell’industria alimentare

Il settore alimentare è in agitazione a causa della mancata ripresa delle trattative saltate sulla parte economica. Previsto un presidio davanti a Confindustria il 14 settembre

Ripresa agitata per i lavoratori del comparto alimentare. La rottura delle trattative per il rinnovo del contratto del lavoro avvenuta lo scorso 6 agosto ha portato i sindacati a definire una serie di iniziative di protesta che vanno dalla sospensione di ogni forma di flessibilità e di prestazioni straordinarie alla proclamazione di 16 ore di sciopero che le ditte varesine stanno osservando secondo un calendario scaglionato:

venerdì 28 e lunedì 31 agosto lo sciopero ha riguardato i lavoratori della Lindt.
31 agosto e 1 settembre, braccia incrociate alla Carlsberg
3 e 4 settembre sciopero alla Prealpi
7 e 8 settembre agitazione alla Fres.Co di Marnate e alle due sedi dell’Irca a Samarate e Vergiate.

La rottura delle trattative è legata al mancato accordo economico: i sindacati chiedevano un aumento, da diluire sui tre anni, di 173 euro, eventualmente riducibile sino a 150. Decisamente negativa la risposta di Federalimentare che, accusano Flai Cgil e Fai Cisl, non è stata in grado di sostenere una controproposta credibile.

In caso di mancato accordo, i sindacati sono pronti a portare in piazza i lavoratori: il prossimo 14 settembre è già stato programmato un presidio sotto la sede di Confindustria: «Il comparto alimentare sta reggendo alla crisi in atto – spiegano Giuseppe Mottura del Flai Cgil e Domenico Cavallin del Fai Cisl – È, anzi, un settore a cui si deve puntare per sperare in un rilancio dell’economia. Il braccio di ferro in atto è, dunque, pericoloso perchè si tenta di indebolire questa fascia di lavoratori».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Agosto 2009
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