Cgil Lombardia lancia l’allarme per gli ammortizzatori sociali in deroga
"Di questo passo potrebbero non essere sufficienti" ammoniscono Baseotto e Colombini per la segreteria regionale del sindacato. "Troppi ritardi nell'azione del governo". L'assessore Rossoni: "Speculazioni. Le risorse ci sono"
Il Segretario generale della Cgil Lombardia Nino Baseotto e Fulvia Colombini, segretaria responsabile del dipartimento mercato del lavoro lanciano un allarme sugli ammortizzatori sociali in deroga, cui si sta facedo massiccio ricorso nella presente situazione di acuta crisi del settore produttivo.
“La situazione in Lombardia si sta facendo sempre più critica" dichiarano gli esponenti sindacali, "e rischia di diventare esplosiva se il Governo non sbloccherà le risorse destinate a pagare la cassa integrazione in deroga, in quantità sufficienti alle necessità e con grande celerità". La Regione ha risposto in serata tramite l’assessore Rossoni.
Cgil Lombardia ricordava in sintesi questi punti salienti:
– dal 1° gennaio al 28 febbraio 2009 sono stati utilizzati in Lombardia, per la cassa in deroga, circa 65 milioni, e parecchie migliaia di lavoratori, per i quali la domanda di cassa era stata avanzata in questo periodo, sono ancora in attesa di ricevere l’indennità dall’Inps.
– Dal 1° marzo 2009 fino a fine maggio le domande si sono accumulate nelle Province e in Regione in attesa delle nuove risorse e del nuovo accordo applicativo degli ammortizzatori sociali in deroga, che è stato firmato con tutte le parti sociali a tempo di record) il 4 maggio 2009.
– Queste domande delle aziende ammontavano, a fine maggio, a oltre 2.400, con scadenze diverse comprese tra giugno e dicembre, che la Regione ha decretato e trasmesso all’Inps il 6 giugno scorso per il pagamento ai lavoratori interessati (circa 15.000), che allo stato sono in attesa di ricevere l’indennità.
– Le richieste vagliate a fine maggio ammontano a una necessità finanziaria di 85 milioni di euro, ma nelle casse regionali ce ne sono solo 70, concordati con il Governo il 16 aprile scorso, ma spendibili effettivamente solo da qualche giorno (dal momento dell’accordo con la Regione il Governo impiega circa due mesi a sbloccare gli importi).
– La Regione ci ha informato che dalle Province stanno tuttora arrivando, ancora con il sistema cartaceo, numerosissime domande presentate dalle aziende nel mese di maggio (stimate in un migliaio), e che saranno decretate per il pagamento solo tra qualche settimana.
– Dal 4 giugno è partito il nuovo sistema degli ammortizzatori sociali come da Accordo Quadro tra le parti del 4 maggio, e le prime domande stanno già affluendo.
A fronte di ciò, la Regione Lombardia ha per ora decretato di coprire finanziariamente tutte le domande di cassa integrazione solo fino al 30 giugno – vista l’impossibilità di garantire oltre – e ha provveduto a chiedere al Governo ulteriori 100 milioni "che allo stato sono del tutto aleatori, sia nello stanziamento che per i tempi di messa a disposizione" rimarca Cgil.
Nonostante che le parti sociali abbiano provveduto a firmare l’Accordo Quadro per gli ammortizzatori sociali in deroga in tempi record, per poter rispondere tempestivamente alle necessità di lavoratori e aziende, si rischia di trovarsi di fronte a una situazione esplosiva, proseguono dal sindacato, e questo perchè sono migliaia i lavoratori che da gennaio non percepiscono redditi (non solo per la cassa in deroga, ma anche per quella ordinaria e straordinaria la cui decretazione dipende dal Governo; non vi è la certezza che vengano pagate a breve le domande dal 1° marzo a fine maggio, e sono altre migliaia i lavoratori che potrebbero aspettare mesi; le domande che stanno arrivando, oltre a dover aspettare la decretazione, sono sprovviste di qualsiasi copertura finanziaria. Inoltre dal Governo "non arriva notizia di ulteriori stanziamenti; il famoso miliardo e cinquecento milioni per la Lombardia è una somma virtuale trattenuta nelle casse del Governo dal Ministro Tremonti e resa disponibile solo con il contagocce nel disprezzo per chi è in difficoltà". Infine, in questo contesto, la Regione dà segnali di rassicurazione che per Cgil "non possono essere condivisi".
"Riteniamo nostro dovere informare tutti della grave situazione, non tenere nascoste le nostre preoccupazioni" scrivono Baseotto e Colombini, "perché, se a breve la situazione non si sbloccherà, saranno le lavoratrici e i lavoratori a pagarne il prezzo".
Al Presidente Formigoni e all’Assessore Rossoni – concludono i sindacalisti – "chiediamo di farsi valere nei confronti del Governo, rispetto ad una situazione che potrebbe diventare esplosiva, di onorare gli accordi firmati con le Organizzazioni sindacali e di garantire il sostegno al reddito alle migliaia di lavoratrici e lavoratori che oggi stanno soffrendo a causa della crisi che in Lombardia non accenna a diminuire”.
Questa la risposta giunta in serata dalla Regione tramite l’assessore Rossoni: "Sino ad ora abbiamo fatto fronte alla crisi con risorse vere e continueremo a farlo in futuro. Sorprende, perciò, la posizione allarmistica della Cgil che si abbandona a speculazioni anziché riconoscere il clima di grande collaborazione instauratosi tra Regione Lombardia e parti sociali". Proprio nella giornata di ieri, Rossoni ha incontrato il sottosegretario Viespoli per proseguire il lavoro di interlocuzione, mai interrotto, con il Governo su questo tema. "Va ricordato – prosegue Rossoni – che le procedure per la
concessione della Cassa integrazione in deroga non sono mai state interrotte durante il 2009 e che dal 4 giugno la Direzione regionale Istruzione, Formazione e Lavoro raccoglie le domande on line per accelerare la decretazione. Inoltre, le imprese possono richiedere all’Inps l’anticipo delle prestazioni di
cassa anche senza il decreto di autorizzazione. Mi pare che questo sia sufficiente a dimostrare che non siamo rimasti con le mani in mano".
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Fabio Rocchi su "Mio figlio di 7 anni allontanato dall'oratorio di Gorla Maggiore perché musulmano"
fracode su Anche questa domenica si scende in piazza a Varese per la Palestina
Fabio Rocchi su Dal Pentagono a Tianjin: quando la guerra torna a chiamarsi guerra
lenny54 su Il Pd di Gallarate attacca Cassani: "Paladino della macchina propagandistica programmata dal governo Netanyahu"
bianca1977 su Varese si prepara a dire addio alla piscina di via Copelli: al suo posto si valuta un impianto per la pallavolo
Fabrizio Tamborini su Elly Schlein a Varese: “È una vergogna che prosegua l’occupazione di Gaza, e il silenzio del governo Italiano è complicità”
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.