Faverio, l’outsider, pensa al paese di Montagna

Imprenditore tra i più importanti della zona, non esita a dire che Porto, così, non ha niente di bello. Pensa alle frazioni di montagna trascurate, prima delle grandi opere. E riunisce nella sua lista tutto l'arco costituzionale

Luciano Faverio, a Porto Valtravaglia è conosciuto soprattutto come imprenditore: è il patron infatti della Inca, una delle realtà industriali più importanti in una zona che ha visto la manifattura e l’industria declinare inesorabilmente: «L’Imprenditoria è una nota dolente a Porto Valtravaglia – spiega Faverio – Le aziende qui non hanno avuto vita facile. Ora sono pressocchè tutte chiuse. Noi siamo qui da 60 anni e cerchiamo di reggere, ma i miei dipendenti ora sono in cassa integrazione e mi dispiace, perchè non lavorano, guadagnano meno e non vorrei. C’è da dire però che le relazioni industriali in questi ultimi anni sono profondamente cambiate: adesso imprenditori, operai e sindacati hanno lo stesso obiettivo: sono tutti tesi a salvare le attività industriali».

Ora Faverio è candidato sindaco di Porto Valtravaglia con la lista Porto – Lab: una lista civica outsider, davanti a quella che candida il sindaco uscente e ad una lista targatissima da lega Nord e Pdl. «La nostra è una lista civica aperta, che comprende tutte le componenti fondamentali dei partiti – spiega Faverio – Ci sono elementi che fanno riferimento alla Pdl, alla Lega e anche al PD. Del resto io stesso sono una persona da sempre senza tessere. Dieci anni fa mi sono candidato con AN, ma non ero del partito. E, tra l’altro, col senno di poi lo considero anche un errore».

Di cosa vorrebbe occuparsi da sindaco? Di una zona di Porto che non sta particolarmente sotto i riflettori: «Porto Valtravaglia ha molte frazioni, arriva fino alla montagna. Ma le frazioni montane sono abbastanza trascurate, perchè tutti si sono concentrati su Porto Valtravaglia e sulle sue grandi opere. Io me ne occuperò, delle valli di cui gli altri non si sono occupati: le grandi opere dopo, se avanza tempo e denaro».

Anche perchè, la parte “di lago” di Porto Valtravaglia, secondo Faverio, non è granchè considerata dai politici che l’hanno preceduto: «A Porto Valtravaglia sono anni che non c’è un albergo, il primo ristorante bello ha aperto tre mesi fa. Insomma è successo tutto adesso, sotto elezioni. Diciamocelo: Porto non è un bel paese, adesso. Se si va a Castelveccana, Caldè, Maccagno si vedono cose belle. A Porto Valtravaglia no. Ma sarà bello più avanti, quando ci saremo noi…»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Giugno 2009
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