Alenia Aermacchi inaugura un nuovo fabbricato

Si sviluppa per circa 3.110 mq. lungo il lato est che costeggia il compendio aeroportuale

E’ stato inaugurato oggi, presso gli stabilimenti Alenia Aermacchi ed alla presenza dei Vertici aziendali dei Dirigenti e dei Quadri, il nuovo fabbricato che si sviluppa per circa 3.110 mq. lungo il lato est che costeggia il compendio aeroportuale.
Nel nuovo fabbricato verranno svolte lavorazioni di parti meccaniche destinate ai velivoli di Alenia Aermacchi e a quelli relativi alle diverse collaborazioni militari, che attualmente sono dislocate in altri hangar dello stabilimento.
Il nuovo fabbricato ha quindi lo scopo di creare spazio in un hangar centrale, che verrà a breve destinato alle moderne linee automatizzate di montaggio e di allestimento strutturale e finale dell’M-346 di serie.
La linea di assemblaggio dell’M-346 sarà estremamente all’avanguardia ed è stata progettata da Alenia Aermacchi sulla base del processo di “digital manufacturing”.
Un team integrato all’interno dell’ingegneria industriale ha condiviso i principi progettuali della linea di assemblaggio e montaggio che assicurerà una capacità produttiva a regime di 18/24 velivoli l’anno, con possibilità di ulteriori incrementi in funzione delle richieste del mercato per i velivoli trainer destinati ai futuri piloti che opereranno sui caccia di 4^ e 5^ generazione.
La linea è stata ideata per celle di assemblaggio, con postazioni modulari su cui sono state suddivise le sequenze operative, in modo da ottimizzare la cadenza e garantire la necessaria flessibilità per riorganizzazioni e bilanciamenti.
E’ una linea in cui l’automazione è al sevizio dell’ergonomia e della sicurezza, per assicurare le migliori condizioni operative e quindi la massima efficienza.
Caratteristiche del nuovo hangar
L’intero complesso è formato da strutture prefabbricate suddivise in tre corpi.
Nella realizzazione del nuovo hangar si è prestata particolare attenzione nella scelta della tipologia del prefabbricato per garantire un microclima ottimale all’interno, inoltre la luminosità naturale del fabbricato risulta essere gradevole grazie all’inserimento, sulla copertura, di lucernari orientati verso nord, alle finestrature del tipo a nastro, dislocate lungo tutto il lato est, e a fonometrie calibrate sul fronte ovest.
Le linee guida per la progettazione dell’illuminazione artificiale, che utilizza un impianto basato su lampade fluorescenti lineari, per massimizzare il risparmio energetico attraverso dispositivi di controllo, sono emerse da una collaborazione con ENEA ( Ente per le Nuove tecnologie e l’Ambiente) con la quale è stato stipulato un accordo per una attività di ricerca dal titolo: ”Realizzazione di sistema di illuminazione in un edificio industriale, dimostrativo per il miglioramento dell’efficienza energetica nel settore”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Maggio 2009
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