L’Inps che non chiede mai scusa
La lettera di una lettrice che racconta la sua disavventura con l'Istituto nazionale di previdenza sociale
Gentile direttore,
scrivo per esprimere la mia amarezza ( uso un eufemismo) in seguito al comportamento di INPS. Il racconto dettagliato risulta protocollato e registrato nel sito dell’Ente in oggetto. Sono una docente in pensione dal 2021, in attesa di ricevere il TFS (trattamento di fine servizio)suddiviso in 3 rate, come previsto dalla normativa. A gennaio 2024 comunico ad INPS, tramite il portale dedicato, l’ IBAN del nuovo conto corrente aperto in seguito alla morte di mio marito. Il dato risulta ACCOLTO ed acquisito a sistema, con tanto di ricevuta. Nonostante ciò INPS a marzo 2024 versa sul conto chiuso la 1^ rata del TFS che, fortunatamente , può essere girata sul nuovo. Segnalo ad INPS questo disservizio: mi viene riconfermato che il nuovo IBAN è stato acquisito a sistema e che non devo fare nient’ altro. Dopo pochi giorni il vecchio conto viene definitivamente estinto . A settembre 2024 INPS indirizza la 2^ rata ancora SUL VECCHIO CONTO e il bonifico ovviamente non va a buon fine. Non ricevo nessuna comunicazione e solo parecchi mesi dopo chiedo chiarimenti ad INPS, preoccupata per il ritardo nella ricezione della 2^ rata. Morale: OGGI ho ricevuto l’accredito della 2^ rata, ma alla mia richiesta di interessi per 7 mesi in cui INPS ha trattenuto i miei soldi per un evidente errore da parte loro, mi sono sentita rispondere che l’errore è stato della banca. Quando ho inviato la cronistoria dettagliata e corredata dai numeri di protocollo, ho ottenuto come risposta dall’Ente il SILENZIO. Il mio caso è solo una goccia in un mare: credo che molti utenti si siano trovati e si trovino in situazioni simili. È vergognoso che in un Paese considerato civile come nostro, il cittadino si debba sentire abbandonato e non tutelato quando deve far valere i propri diritti. Errare è umano, ma non riconoscere l ‘errore ed ignorare la controparte è inaccettabile da parte di un Ente di Stato che dimostra prontezza ed efficienza ben diverse quando deve incassare delle somme dagli utenti. NON un funzionario ha avuto il buon gusto e il coraggio di chiedere almeno SCUSA: questo termine evidentemente non fa parte del vocabolario burocratese. Ancora più sconcertante è vedere che nessuno (né di destra, né di sinistra) è in grado di porre rimedio al malfunzionamento della macchina dello Stato. La ringrazio per l’ attenzione che mi ha dedicato. Porgo i più cordiali saluti e i migliori auguri a Lei e famiglia per la prossima Pasqua
Donatella
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