Frodi sul Reddito di cittadinanza: scoperte dieci indebite percezioni per oltre 110mila euro in provincia di Varese
I controlli della Guardia di Finanza hanno portato alla luce dichiarazioni mendaci: segnalazioni alla Procura e all’INPS per revoca e recupero dei contributi. Gli altri casi eclatanti degli anni passati

Ancora denunce per l’indebita percezione del reddito di Cittadinanza: prosegue infatti senza sosta l’attività della Guardia di Finanza di Varese a tutela della spesa pubblica e delle prestazioni sociali destinate alle fasce più deboli della popolazione. I militari del Gruppo di Varese hanno recentemente concluso una serie di controlli mirati sui beneficiari del “Reddito di Cittadinanza“ residenti in provincia, con particolare riferimento alle integrazioni per il sostegno al reddito e al pagamento dei canoni di locazione.
L’analisi delle banche dati in uso alle Fiamme gialle e la successiva attività investigativa hanno permesso di selezionare un campione di soggetti sottoposti ad approfondimento. Gli accertamenti, condotti attraverso l’esame della situazione patrimoniale e il confronto con le dichiarazioni fornite all’INPS nella Dichiarazione Sostitutiva Unica, hanno evidenziato in tutti i casi la presenza di dichiarazioni mendaci.
Dieci persone sono così risultate aver percepito indebitamente oltre 110.000 euro di contributi destinati al sostegno delle spese per l’abitazione principale. Le irregolarità riscontrate sono state segnalate alla Procura della Repubblica di Varese, per i profili di natura penale, e alla Direzione provinciale dell’INPS, che avvierà le procedure di revoca, decadenza e recupero delle somme erogate.
Il contrasto alle frodi in materia previdenziale, assistenziale e sanitaria rappresenta uno strumento fondamentale per tutelare i cittadini che hanno realmente diritto ai benefici, prevenendo al tempo stesso la dispersione di risorse pubbliche e garantendo equità sociale.
Diverse sono state le attività, anche nel passato recente, per colpire chi non aveva diritto a strumenti di sostegno al reddito come avvenuto nel corso del 2024 grazie ad attività della Finanza di Malpensa: il caso, per esempio, di una straniera che aveva la disponibilità di oltre 40 mila euro di liquidità mai dichiarata percependo così oltre 6 mila euro di soldi pubblici. Oppure, in un altro caso, altri percettori indebiti, sempre denunciati, che avevano arttività imprenditoriali e addirittura un “conto gioco“ che permetteva loro di bruciare risorse destinate a chi è in difficoltà nel gioco d’azzardo.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
tremaghi su Varese rende omaggio al fotografo Giorgio Casali
Felice su Come sarà lo sciopero dei trasporti di lunedì 22 settembre
ccerfo su Decidere bene nell’era del rumore. Da New York a Varese: che cosa impariamo dalla vita (compressa) dei leader
lucausa744 su Duemila sacchi di rifiuti abbandonati in un anno, il sindaco di Brenta Ballardin: “Con la nuova legge stop all’impunità”
Nabanita Das su Una medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Fisica per il Liceo Scientifico
Giorgio Moroni su Stie replica alle critiche per i trasporti degli studenti: "Pronti a valutare i rimborsi ma ci sono carenze e difficoltà"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.