Ritrovati i resti dei resti
Nel tardo pomeriggio di ieri sono state ritrovate parte delle urne scomparse, contenenti i corpi degli italiani morti nell'incidente aereo del 26 gennaio in Venezuela
Alla fine le hanno trovate le urne, le quattro tristi urne contenenti i resti degli italiani morti in un incidente aereo in Venezuela "scomparse" dall’aeroporto di Malpensa appena avevano toccato il suolo italiano. Stavano dietro il magazzino merci dell’aeroporto, sventrate e abbandonate, con la cenere – i resti delle povere vittime – sparsa sull’erba.
A ritrovarle per puro caso alle 17.30 del 13 febbraio è stato un operaio addetto alla manutenzione del verde di Malpensa, che stava attraversando il prato che lambisce il parcheggio Eco 11 del Terminal 2. Lo stesso dove, la mattina di sabato 3 febbraio, il trenino aveva lasciato i container del volo Alitalia Az667, proveniente da Caracas. L’operaio, che ha ovviamente avvertito immediatamente la Polaria, ha aggiunto al suo resoconto anche un particolare inquietante: "I resti sono stati portati di recente. Forse ieri. Il prato viene rasato e controllato ogni giorno e non erano mai stati notati". Il ritrovamento è stato comunicato solo in tarda serata alla Sea, la società che gestisce lo scalo di Malpensa, e all’Alitalia, che all’indomani della sparizione delle urne avevano presentato una denuncia per furto.
Che si tratti di almeno due delle urne scomparse dieci giorni fa, lo conferma anche il sostituto della procura di Busto Arsizio incaricato, Tiziano Masini, che dopo averle ispezionate, ha confermato che si tratta quasi certamente di materiale proveniente da cremazione, ma che la risposta definitiva arriverà solo tra qualche giorno, dopo le analisi di laboratorio. Ci penseranno perciò nei prossimi giorni i tecnici della polizia scientifica a chiarire se la "polvere granulosa" sia davvero cenere umana e se il legno sia davvero quello delle urne scomparse. E, infine, quante sono le urne ritrovate. Comunque, da ieri tornano a sperare i familiari delle vittime italiane dell’incidente: i fratelli Pierluigi e Roberto Lanuti di Ariccia, e i coniugi siciliani Bendetta Castrogiovanni e Giuseppe Peri di Cefalù.
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