Varese in coppa, l’ostacolo si chiama Beugnot
L’ex tecnico sulla strada della Corimec con il suo Chalon(PalaIgnis, 20,30). Digbeu: «Greg è il mio “padre cestistico”»
Storie di incroci, questa sera a Masnago. Per il secondo turno di Uleb Cup scenderanno in campo la Corimec Varese e lo Chalon, ma gli occhi di molti saranno puntati sulle due panchine, non soltanto sul parquet. Di qua siede Ruben Magnano, di là Gregor Beugnot. Il primo ha assunto da poco la guida dei biancorossi, ha conquistato una vittoria di prestigio contro Treviso, ha riportato Varese sulle prime pagine dei giornali. Il secondo (foto) è dall’altra parte, ha già tentato la missione affidata ora all’argentino, è rimasto scottato ed ora medita vendetta sportiva. Curiosamente pure Beugnot iniziò allo stesso modo di Magnano: mettendo Treviso KO in una gara dal pronostico che pareva chiuso.
Quello con Magnano però non sarà l’unico incrocio interessante della serata per l’allenatore di Chalon. Beugnot ritroverà con la maglia di Varese anche Alain Digbeu, suo “pupillo” dai tempi del Villeurbanne. «Ho un profondo rispetto per Greg – racconta l’ala francese – perché ritengo che lui sia il mio “padre cestistico”. Se sono stato scelto dalla NBA (Atlanta Hawks, draft 1997), se ho giocato nelle formazioni spagnole più forti è anche merito suo. Questa sera però non posso rendergli favori, Varese ha bisogno di vincere anche se credo che Greg abbia organizzato al meglio la gara».
Una gara che Magnano ha dovuto preparare in un’unica seduta di allenamento, ieri sera, a porte del PalaIgnis rigorosamente sbarrate. E sul parquet una mole non indifferente di lavoro, come conferma lo stesso Digbeu: «Sembra incredibile, ma in questi primi giorni Magnano ci ha fatto lavorare tantissimo, ci spreme ogni volta fino alla fine». L’ala, protagonista del successo di domenica con 23 punti ed una difesa durissima sul trevigiano Siskauskas, preferisce non imputare a Cadeo i problemi che hanno portato al cambio di panchina. «Giulio è una gran brava persona, ha cercato subito il dialogo e, per quanto mi riguarda, credo di avere capito quali erano le sue richieste. Forse però avrebbe dovuto essere più severo con noi in certi momenti, ha pagato per il suo carattere».
Sabato per Varese ci sarà un’altra occasione di riscatto, il derby del PalaLido contro Milano. Questa sera però bisognerà misurare i progressi della nuova gestione; Chalon ha vinto (a fatica) all’esordio contro i portoghesi dell’Ovariense (83-79). Da tenere d’occhio gli esperti americani Stanley Jackson (playmaker), John Best (ala forte) e Corey Crowder, visto una decina di anni fa a Verona. Attenzione anche all’israeliano Cohen-Mintz, lungo di riserva, e ai due esteni del quintetto Laure e Jovanovski.
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