Rapine in serie: arrestata la “banda dei 500 euro”

Tra i numerosi colpi anche la Bpm di Cavaria. I due malviventi individuati dopo una paziente indagine della squadra mobile

Sette rapine ad altrettante banche. Ma il sospetto che gli episodi criminosi siano almeno diciotto, per un guadagno totale di circa 300mila euro. E in tutti una firma: la richiesta di cambiare una banconota da 500 euro. Sempre con la stessa moto, con la targa nascosta da un elastico. Due lettere lasciate scoperte, notate da un testimone, li hanno però incastrati.
Sono così finiti in manette Luigi Panvini 31 anni di Campione d’Italia e Salvatore Vella 29 anni di Olgiate Comasco. Il 3 febbraio 2003 la telecamera delle banca popolare di Milano di Cavaria li ha ripresi mentre rapinavano la filiale, portandosi a casa 7mila euro.
Da qui è partita l’indagine della squadra mobile, che si intreccia con il lavoro di altre questure: Novara, Piacenza, Milano, Como.
Sempre identico il rituale: uno dei due compici entra e chiede allo sportello di cambiare i soldi. Sopraggiunge l’altro e insieme minacciano impiegati e clienti. Infine la fuga, a bordo di una Honda Africa Twin. Cinque rapine a Novara, una a Piacenza e poi quella di Varese, gli episodi contestati.
In una di queste fughe, però, i due malviventi (Panvini ha piccoli precedenti, Vella è incensurato) commettono la leggerezza che gli costerà cara, dimenticando di coprire tutta la targa. Gli inquirenti, coordinati dal pm della procura di Bustro Arsizio Sabrina Di Taranto analizzano le vie di fuga delle diverse rapine, ipotizzando che gli autori dei colpi vivano nelle province della fascia prealpina. Confrontano quindi tutte le foto di possessori di una moto di quel modello a Verbania, Varese e Como, con le immagini riprese nella banca di Cavaria; così arrivano al Panvini. Cominciano e tenerlo sotto controllo e individuano anche il complice.
L’arresto arriva dopo perquisizioni nelle rispettive abitazioni. Panvini ha in casa anche quattro pistole con matricola abrasa e i cedolini di alcuni versamenti in banca, che coincidono con le date delle rapine. In garage, la squadra mobile, trova la moto, con ancora l’elastico sulla targa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Ottobre 2003
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