Rotta la tregua, nella Striscia di Gaza la guerra continua
L'accordo per un cessate il fuoco era stato deciso da Hamas e Israele dura meno di due ore. Pesanti bombardamenti su Rafah. Un altro ospedale palestinese colpito. Un soldato israeliano rapito da Hamas. L'Egitto sospende i colloqui di pace e chiude i valichi
Nella Striscia di Gaza la guerra continua. Oggi, 1 agosto, i bombardamenti israeliani hanno colpito Rafah, al confine con l’Egitto, dopo il rapimento di un soldato isrealiano condotto da miliziani palestinesi dopo un sanguinoso combattimento.
L’Ansa riferisce che l’ospedale della città, Abu Yussuf al-Najar, è stato bombardato. Secondo fonti mediche, citate dalla stessa agenzia di stampa, ci sarebbero decine di morti e feriti: per il momento non è possibile fornire cifre precise. Secondo il ministero degli Interni palestinese, l’Egitto mantiene chiuso il punto di valico di Rafah, fra Gaza e l’Egitto. Fonti locali aggiungono che numerosi abitanti di Rafah hanno cercato di attraversarlo per mettersi al riparo dai bombardamenti di Israele: trovando però il valico chiuso.
Secondo quanto si apprende dalle fonti israliane citate dall’Ansa il soldato rapito si chiama Hadar Goldin ed ha 23 anni.
«Iniziali indicazioni suggeriscono che un soldato israeliano e’ stato rapito da terroristi nella Striscia di Gaza. Alle 9.30 di stamattina, un attacco – ha riferito il portavoce militare – e’ stato condotto contro forze israeliane che operavano allo smantellamento di un tunnel. Iniziali indicazioni suggeriscono che un soldato israeliano e’ stato rapito da terroristi durante l’incidente. Gli avvenimenti sono ancora in corso». L’esercito ha ricordato di aver adempiuto alla comando del governo e di aver iniziato un cessate il fuoco di 72 ore da oggi a partire dalle 8 di stamattina».
Secondo quanto si apprende lo scontro in cui è stato rapito il giovane militare, sarebbe avvenuto vicino ad un tunnel di Hamas e sarebbe stato favorito da un attentatore suicida.
Sempre secondo quanto riporta l’agenzia di stampa italiana, l’Egitto ha deciso di "cancellare" i colloqui con israeliani e palestinesi per un cessate il fuoco duraturo a Gaza. La notizia arriva dal sito dell’autorevole quotidiano Al-Ahram che ha riportato una fonte palestinese che doveva partecipare ai negoziati. L’iniziativa e’ stata travolta dal collasso quasi immediato della prevista ‘tregua umanitaria’ di 72 ore.
Fonti mediche di Gaza riferiscono che decine di palestinesi sono rimasti uccisi e circa duecento sono rimasti feriti nel fuoco dell’artiglieria israeliana, in risposta a colpi di mortaio sparati da miliziani della Striscia usciti da un tunnel.
Per Israele la tregua è finita: lo hanno detto fonti ufficiali israeliane citate da Radio Gerusalemme. Secondo un tweet di un giornalista di Haaretz, il governo avrebbe informato l’inviato dell’Onu nella zona Robert Serry che l’interruzione dell’azione militare è a questo punto da considerarsi finita
Solo ieri sera era stato trovato un accordo per un cessate il fuoco umanitario di almeno tre giorni a Gaza tra Israele e Hamas. Gli Stati Uniti e l’Onu in un comunicato congiunto avevano affermato di aver ricevuto assicurazioni da tutte le parti per un cessate il fuoco incondizionato durante il quale ci sarebbero state trattative per una tregua più duratura.
Il bilancio dei morti è salito a circa 1440 persone uccise a Gaza dall’avvio dell’operazione Margine Protettivo: un bilancio più pesante dell’operazione Piombo Fuso del 2008-2009. Stando alle stesse fonti, almeno il 23% del totale dei morti palestinesi erano ragazzi e bambini, mentre i dati dell’Onu accreditano una maggioranza complessiva di vittime civili. I feriti sono indicati intanto in oltre 8200.
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