A Pontida protagonista è la Ruspa

Con ruspe in primo piano e molte delegazioni dalle regioni d'Italia, sul palco si sono succeduti i big: Bossi, Salvini, Zaia, Maroni, Giorgetti

Generiche

E’ la ruspa l’immagine simbolo del raduno di Pontida della Lega, versione 2015, che si è svolto come di tradizione sul “Pratone” domenica 21 giugno.

Una vera e propria ruspa in primo piano ha fatto da scenografia aggiuntiva infatti  al palco su cui si sono succedute le molte delegazioni provenienti da tutta Italia – dalle Marche alla Romagna, dalla Liguria al Trentino Alto Adige – e che sono state registrate in diretta Youtube. Dopo di loro, le figure storiche della Lega, e chi ha incassato gli ultimi successi elettorali: da Caldiroli a Zaia, fino a Bossi e Salvini, passando per i nostri Giorgetti e Maroni.

«Caro Umberto, la Lega è sempre la Lega e Pontida è sempre Pontida. Le battaglie della Lega sono sempre le tue battaglie. Tu ci hai insegnato che possiamo rinunciare alle poltrone e far cadere un governo. Se la Lega di Salvini è unica che combatte contro immigrazione incontrollata è perchè tu ci hai insegnato trent’anni fa la battaglia contro i clandestini – Ha detto dal palco Giancarlo Giorgetti riportando alla mente della platea che per tutto il tempo ha inneggiato a Salvini la memoria storica della Lega – Umberto, la guerra di Salvini e della Lega contro l’Europa ce l’hai insegnata tu» Un intervento che si è concluso con un «Viva Bossi, Viva Salvini» che ha marcato un desiderio di unità, forse difficile in questo momento.

Dopo Maroni, che ha parlato da ex ministro dell’Interno e Governatore della Lombardia, chiedendo anche ai presenti di «Segnalarmi la presenza di profughi in zone non idonee, perchè innanzitutto bisogna pensare alla salute dei lombardi». Dal palco ha parlato anche Umberto Bossi, che ha anche affrontato la questione Grillo: «Ho letto sul giornale che la Lega vorrebbe fare un accordo con Grillo, ma prima lui ci deve spiegare cosa è il reddito di cittadinanza e come lo finanzia: dice con l’Imu, ma la gente fa fatica a pagarle adesso, le tasse sulla casa, figurati se gliele aumentano».

Il raduno si è concluso con l’intervento di Salvini: «Noi andiamo a vincere e cambiare Italia e l’Europa. Non alleandoci con un partito piuttosto con un altro. Non mi interessano alleanze partitiche ma parlare a quel 50 per cento di italiani che non votano e non ci credono piu – ha detto Salvini, che ha poi aggiunto – Non ci sono salvatori della patria, non c’e’ Salvini che salva tutto  Io da solo non vado da nessuna parte».

Il raduno è arrivato a un giorno dal terzo congresso in un anno della Lega Nord: non un congresso elettivo,  ma un’assise convocata per adeguare lo statuto e le normative alle nuove leggi.

IL LIVEBLOG DEL RADUNO (DA BERGAMONEWS)

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Giugno 2015
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