Elicotteri all’India, Orsi ai pm: “Tutto regolare”

E’ durato circa 9 ore l’interrogatorio in carcere dell’ex-presidente di Finmeccanica Giuseppe Orsi da parte del procuratore capo di Busto Arsizio Eugenio Fusco. Secondo l’avvocato Ennio Amodio l’ex-manager «ha chiarito tutti gli aspetti della vicenda rispondendo alle domande dei pm e respingendo le accuse che gli sono state contestate». Sempre secondo il legale l’interrogatorio è stato un dialogo cordiale e sereno ma molto approfondito e non si sarebbe parlato dei rapporti con la Lega Nord e del presunto pagamento di tangenti ai suoi esponenti, di cui aveva invece riferito Lorenzo Borgogni. Orsi ha respinto nuovamente qualsiasi addebito anche rispetto alle  presunte mazzette che sarebbero state pagate ad esponenti del governo indiano per l’aggiudicazione della commessa dei 12 elicotteri Agusta e ha sostenuto che le società riferibili al faccendiere italo-americano Guido Hascke hanno effettuato dei lavori di digitalizzazione in 3d degli elicotteri Agusta e che nulla hanno a che fare con l’affare indiano. Amodio presenterà domani istanza di scarcerazione e si dice fiducioso perchè questa venga accolta.

Orsi è in carcere a Busto dal 12 febbraio scorso dopo essere stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico nella sua casa di Sesto Calende con l’accusa di corruzione internazionale e frode fiscale in merito alla vicenda dei 12 elicotteri venduti da Agusta Westland al governo indiano. Secondo i magistrati, infatti, la società samaratese avrebbe versato 28 milioni di euro ad una società indiana (la Ids India poi diventata Ids Tunisia) incaricata di realizzare rendering in 3d degli elicotteri Agusta. Proprio questa società sarebbe considerata il tramite per far uscire i soldi dalle casse della società verso una famiglia vicina all’allora Capo di Stato Maggiore dell’aeronautica indiana.

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