I giochi nei parchi erano e restano chiusi, il sindaco Cerini: “Non togliete i nastri”
Le Forze dell'Ordine sono intervenute per allontanare bambini e famiglie che utilizzavano i giochi nei parchi. Il sindaco ribadisce la necessità di rispettare il divieto

«Non si è trattato di nessun ‘passo indietro’, come è stato detto: le aree gioco nei parchi erano e restano chiuse»: il sindaco di Castellanza Mirella Cerini commenta così le polemiche scaturite in città dopo l’intervento di questa mattina delle Forze dell’Ordine.
Questi i fatti: alcuni genitori si sono recati al parco Cantoni e, tolti i nastri che delimitavano i giochi, hanno permesso ai bambini di giocare su scivoli e altalene. Questo fino all’intervento degli agenti, che si sono mobilitati per richiudere l’area e spiegare come l’utilizzo dei giochi nei parchi resti vietato.
Un pericolo, quello della rimozione dei nastri, sul quale il Primo cittadino si era già soffermata, appellandosi al senso di responsabilità dei cittadini. «Le nostre decisioni sono soltanto volte a salvaguardare l’incolumità dei bambini e delle famiglie: non appena si potrà, verranno riaperti, ma fino ad allora occorre non oltrepassare i nastri” ci aveva evidenziato Cerini nel nostro articolo sulla riapertura di alcune aree gioco in valle Olona.
Tenere chiusi i giochi non è una decisione che l’Amministrazione sta prendendo con leggerezza, tutt’altro: «Comprendiamo le richieste dei cittadini, ma – proprio come avviene in altri comuni del territorio – riapriremo le aree gioco quando potremo garantire sicurezza per i bambini e le famiglie. Al momento occuparsi della sanificazione costituisce un impegno troppo gravoso per i nostri volontari, che stiamo chiamando per altre attività. Restiamo in attesa dei percettori del reddito di cittadinanza che potrebbero essere impiegati alla sanificazione delle aree gioco, ma questo non accadrà a breve».
Nell’attesa, dunque, l’invito è di rispettare il divieto, imposto per salvaguardare la salute dei cittadini.
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